Traballa la poltrona di Bonaiuto

Traballa la poltrona di Bonaiuto PACHINO - Tornano a soffiare venti di sfiducia ai danni del sindaco Paolo Bonaiuto. A cinque mesi dal semestre bianco, quando non sarà più possibile procedere all'impeachment nei confronti del primo cittadino, l'ipotesi di una nuova mozione ai danni di Bonaiuto è tornata a fare capolino negli ambienti politici. Una possibilità, prospettata da alcuni settori della politica locale, presa in esame a seguito dei malesseri che si registrano all'interno dell'amministrazione comunale. L'ipotesi è che persino pezzi di maggioranza, con consiglieri da sempre considerati fedeli a Bonaiuto, possano optare per una fine anticipata della sindacatura. I nomi che emergono con insistenza sono quelli dei consiglieri Giannì e Gabeli, dell'attuale vicesindaco Poidomani e dell'ex assessore Maccarrone. Esponenti che potrebbero aggiungersi all'opposizione storica, costituita da cinque consiglieri. Favorevole alla sfiducia è anche il terzetto targato Pdl, ovvero Rabito, Luciano e Quartarone. Si arriva, così, a dodici consiglieri, due in meno rispetto al quorum richiesto.

I numeri, dunque, darebbero ancora ragione a Bonaiuto. Altro elemento che gioca a suo favore sono le motivazioni che spingerebbero i singoli consiglieri ad aderire alla proposta di mozione di sfiducia. Ciascun esponente politico infatti sarebbe spinto da motivi configgenti con quelli degli altri esponenti consiliari, per cui il gioco del "dividi et impera" sarebbe di facile attuazione. Di certo trovano sempre più conferma le voci di una rottura tra il primo cittadino ed il suo vice, Poidomani, e le vecchie ruggini del sindaco con Maccarrone, anzitempo defenestrato. Giannì, dopo avere perso la presidenza del civico consesso, rivendica un ruolo che non ha mentre Gabeli rimane in tacito dissenso con alcune scelte amministrative. Infine, come benzina sul fuoco, arrivano dichiarazioni del consigliere comunale Patrizia Tossani contro l'assessore Poidomani. «Chiederò al sindaco di rimuoverlo dopo la seduta consiliare, - afferma la Tossani - non possiamo continuare con un assessore che è arrivato in consiglio comunale in virtù di una surroga, non avendo avuto la forza politica di farsi eleggere nel 2009. Tra l'altro, il suo atteggiamento politico sta minando l'equilibrio già precario della coalizione di maggioranza».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 07-06-2013 - Categoria: Politica

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