PORTOPALO - Rimpasto sempre più probabile, con la poltrona di Mirarchi sempre più traballante. Il diretto interessato, contattato ieri telefonicamente, ha dichiarato: "Ho la sensazione di essere sopportato, un chiarimento immediato è d'obbligo ma la vicenda - ha aggiunto Mirarchi - ha assunto toni squallidi". Ieri pomeriggio si è svolto al comune un vertice di maggioranza alla presenza del sindaco. Da più parti, all'interno del gruppo che sostiene il sindaco Cammisuli, si chiederebbe l'uscita di Mirarchi e l'individuazione di obiettivi precisi da concretizzare nell'ultima parte del quinquennio prima che si torni a votare (all'incirca a metà del 2009).
Per fare questo si punta ad avere un gruppo di persone che dovranno tradurre in risultati gli obiettivi indicati. Intanto c'è chi difende senza remore l'operato di Mirarchi, chiedendo al sindaco di mantenerlo nell'esecutivo cittadino. E' il caso di Agostino Campisi, già capogruppo di maggioranza nella precedente consiliatura. "La richiesta di rimpasto per estromettere Mirarchi, il più produttivo assessore degli ultimi due anni - afferma Campisi - equivale ad una manovra della vecchia politica che mi auguro il sindaco voglia bloccare". Campisi si scaglia contro quella che definisce come frangia moderata. "L'area centrista della coalizione, che poco o nulla ha prodotto in otto anni, - aggiunge l'ex capogruppo di Portopalo 2000 - rischia di portare tutti allo sfacelo. Invece di cercare la coesione per chiudere nel migliore dei modi questo secondo quinquennio, si va dietro alle sirene centriste, con parti della destra, che vogliono liquidare un elemento fattivo come Mirarchi mentre vi sono assessori che andrebbero cacciati subito e invece sono intoccabili. La coalizione di governo si è troppo democristianizzata".
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 11-04-2007 - Categoria:
Politica