PORTOPALO - Tracce di gasolio a Scalo Mandrie, probabilmente residuo di sentina di qualche imbarcazione, sono stati segnalati da alcuni bagnanti nei giorni scorsi, nello specchio acqueo antistante la Stella Maris. Alcune persone, dopo aver fatto il bagno in quel punto, si sono ritrovate addosso con l'odore tipico della nafta. Altre persone avrebbero persino notato una chiazza oleosa in mare nei giorni scorsi. Qualcuno, evidentemente poco incline alla tutela del mare e dell'ambiente, avrebbe (il condizionale è d'obbligo non essendo state presentate denunce ufficiali) buttato in mare acqua di sentina, determinando l'odore sospetto e le tracce rilevate da alcuni cittadini. Già negli anni scorsi è stata più volte rilevata la necessità di maggiori e più rigorosi controlli, da parte delle autorità competenti, nel tratto di Scalo Mandrie, essendo quella l'unica parte della costa portopalese fruibile del tutto liberamente. L'anno scorso, come rilevato dal nostro giornale, vi fu chi realizzò, in modo del tutto abusivo, un prolungamento del piccolo molo d'imbarco per l'Isola di Capo Passero.
Atteggiamenti che avvicinano Portopalo non alla Repubblica Italiana ma (per dirla con Woody Allen) al territorio dello "Stato libero di Bananas". La tutela e il rispetto del mare dovrebbero occupare il primo posto nei comportamenti di tutti. Deturpare, anche se a piccoli dosi, la risorsa mare, dalla quale dipendono le sorti turistiche e naturalistiche di questo piccolo angolo di paradiso, non giova proprio a nessuno. Un esame di coscienza, per eliminare queste pratiche, deleterie per tutti, è quello che ci vuole. Insieme, ovviamente, ad un potenziamento del controllo del territorio.
S.T.
Fonte:
LaSicilia.it il 31-08-2006 - Categoria:
Cronaca