PORTOPALO - Si è consumata a dodici miglia a sud dell'Isola delle Correnti nelle acque tra Portopalo di Capo Passero e Pozzallo l'ennesima tragedia dell'immigrazione. Un barcone con a bordo 18 immigrati si è improvvisamente capovolto dopo essere stato intercettato mentre navigava in direzione delle coste siciliane.
Il naufragio, forse avvenuto a causa di una raffica di vento che ha fatto capovolgere la piccola e leggera imbarcazione, ha riversato in mare aperto il carico umano. Pronti i soccorsi prestati da una unità navale della Guardia di Finanza di Pozzallo che ha cercato di aiutare i clandestini. In 14 si sono salvati, ma all'appello mancavano 4 di loro. Nonostante le ore notturne, (il naufragio è avvenuto tra le mezzanotte e l'una) i mezzi della Guardia di Finanza e della Capitaneria di porto hanno cercato di scandagliare l'intera zona alla ricerca dei 4 dispersi. Poco dopo un corpo purtroppo senza vita è stato recuperato. Senza esito invece fino alla mattinata di ieri la ricerca degli altri tre dispersi.
I 14 superstiti e il corpo senza vita del loro compagno sono stati trasportati al porto di Pozzallo in attesa e nella speranza che il mare restituisca i corpi degli altri tre naufraghi da considerarsi ancora dispersi. La tragedia si aggiunge a quella, ancora in cerca di verifiche e riscontri, raccontata dai clandestini sbarcati ieri a Portopalo. L'ultimo gruppo di 31 persone infatti avrebbe soccorso in mare un altro natante rimasto in panne e naufragato al largo. Di questo ulteriore naufragio solo due persone, un nigeriano ed un malese sarebbero sopravvissuti, mentre non ci sarebbe stato nulla da fare per altre 25 persone. I due sopravvissuti, visibilmente provati, all'arrivo al porto di Portopalo sono stati trasportati al Trigona di Noto. Ai medici e ai soccorritori avrebbero raccontato le vicende legate al naufragio.
Ancora una volta Portopalo viene scossa da una tragedia del mare legata all'immigrazione, e tutti si pongono una sola domanda: quanti morti ancora nel canale di Sicilia? Quante vittime dovranno ancora essere contate prima di interrompere la scia di sangue che si mescola alle acque del Mediterraneo? Domande a cui il paese più a sud d'Europa non può rispondere ma a cui altri povrebbero dare una risposta con adeguate politiche internazionali. Gli oltre 200 immigrati sono arrivati su un barcone di oltre 15 metri, probabilmente libico, c'era a bordo acqua minerale di marca libica. Impossibile che nessuno li abbia visti partire da quel Paese o che non sia riuscito a fermarli.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 02-09-2007 - Categoria:
Cronaca