MARZAMEMI - Tutta colpa di quella Croce finta, messa sul campanile dal regista di uno dei tanti film che ha scelto la piazza di Marzamemi come set cinematografico, ma anche di un'indagine della Procura della Repubblica aperta sulla stabilità dell'immobile e di un sopralluogo di alcuni tecnici che l'hanno dichiarata cadente. L'antica chiesetta diroccata, simbolo, con la sua facciata, del borgo di Marzamemi e della Sicilia intera per essere stata ripresa da uno spot governativo che pubblicizza l'Isola, è stata transennata ieri dagli operai dell'ufficio tecnico. Per il dirigente dell'Utc c'è infatti il pericolo di crollo proprio di quella Croce, ma anche di pezzi di intonaco che, per l'effetto del vento o delle condizioni climatiche invernali, potrebbe mettere a rischio l'incolumità di chi vi sta sotto o siede, come spesso si usa fare a Marzamemi, sui gradini dell'antica chiesetta sconsacrata. Secondo il capo dell'ufficio tecnico non ci sarebbero pericoli imminenti di crollo della facciata che appare ben solida, ma comunque non era possibile continuare a prendersi responsabilità lasciando libera l'area antistante. Semmai qualche pericolo sarebbe all'interno della chiesetta, ma ai fini dell'incolumità delle persone questo importa poco dato che i luoghi sono chiusi ed inaccessibili.
«Già da qualche mese, -ha affermato Frazzetto- ho diffidato i proprietari a mettere in sicurezza la struttura per salvaguardare l'incolumità delle persone. Purtroppo non c'è stata alcuna risposta».
Accade però che la Soprintendenza si ritiene non responsabile dal punto di vista della sicurezza rinviando la palla al comune ed agli attuali proprietari. I proprietari, (una società di cui fanno parte gli eredi dei Villadorata) avendo raggiunto un accordo economico per la cessione della chiesetta alla Soprintendenza, ritengono di non esserne più responsabili. Un valzer di responsabilità dunque, e di competenze, con una diffida incombente che da mesi è stata notificata, con un accordo economico per il passaggio del rudere alla soprintendenza, ma con i soldi che in realtà non sono stati materialmente versati. E intanto non si sa chi deve rimuovere quella Croce pericolante o quanto meno piantarla bene onde evitare che arrivi in testa a qualcuno, e mettere in sicurezza quanto meno le strutture portanti. Nella piazza gli esercenti pubblici pensavano già ad un natale di iniziative da programmare, ma quelle transenne che sono state poste a ridosso della chiesetta a rovinare la suggestione stessa della piazza, ha raffreddato l'entusiasmo, raggelando le attese e le aspettative.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 19-11-2008 - Categoria:
Cronaca