Trattativa fra Barone e Forza Italia "Dimissioni di Greco o rotazione"
PACHINO - (aru) Il sindaco di Pachino Sebastiano Barone sulla vicenda della rimozione dell'assessore ai Lavori pubblici, il "forzista" Paolino Greco, non fa passi indietro chiedendo le dimissioni dalla giunta dell'esponente "azzurro". Questa resta la posizione del primo cittadino nonostante le dichiarazioni del responsabile enti locali di Forza Italia Salvatore Mangiafico che difende l'operato del proprio assessore rinviando al mittente ogni richiesta di dimissioni. Intanto Sebastiano Barone ha aperto un canale di trattative con la dirigenza provinciale di Forza Italia nel tentativo di trovare una soluzione meno traumatica a questa vicenda alla luce delle minacce dei consiglieri comunali "azzurri" di passare all'opposizione nel caso in cui venisse revocato l'incarico al loro assessore. "Per quanto riguarda la mia richiesta di dimissioni rivolte all'assessore Greco - ha detto Barone - non intendo ritornare indietro visto che la rottura dei rapporti tra l'assessore e il capo dell'ufficio tecnico difficilmente potranno essere ricuciti. Un fatto questo che ho spiegato ai dirigenti provinciali di Forza Italia con i quali sono in stretto contatto e che di fronte a questo stato di cose si sono riservati di darmi una risposta solo dopo che avranno ascoltato i referenti locali del partito e l'assessore Greco.
Spero a questo punto che prevalga il buon senso e che Forza Italia mi metta nelle condizioni di non prendere decisioni definitive, con la revoca delle deleghe all'assessore Greco, proponendomi invece un cambio di persona con la garanzia del mantenimento delle stesse rubriche assessoriali". Una rotazione, dunque, di assessori quella che propone Barone che a questo punto non vuole perdere un pezzo importante della sua maggioranza rappresentato da Forza Italia che in più di un occasione gli ha dimostrato di essere fedele, aiutandolo ad uscire da crisi politiche molto difficili come nei mesi scorsi quando i consiglieri comunali "azzurri" non sottoscrissero la mozione di sfiducia nei suoi confronti. Ma lo strappo tra il primo cittadino e i rappresentanti locali di Forza Italia alla luce delle dichiarazioni bellicose dei giorni scorsi del capo gruppo "azzurro" Corrado Quartarone, che difendeva a "spada tratta" il proprio assessore allo stato sembra che non potrà essere ricucito, anche perch‚ i "forzisti" hanno mal digerito la scelta del sindaco di preferire al loro assessore il dirigente dell'ufficio tecnico.