PORTOPALO - Poteva trasformarsi in tragedia il primo sbarco di migranti del 2009 a Portopalo. Nella tarda mattinata di ieri, con mare forza sette e onde alte 4-5 metri, un barcone in legno, carico all'inverosimile di persone, è approdato al porto scortato dalle motovedette della Guardia Costiera (Cp888 di Pozzallo e Cp2203 di Portopalo) e da un mezzo della Guardia di finanza (G114). A bordo della carretta del mare 226 persone, 199 uomini e 27 donne. Hanno asserito di provenire in larga parte dalla Somalia. Il barcone è stato avvistato intorno alle 10 di ieri da una motovedetta di Pozzallo che ha seguito il barone nella zona di «Fondo Barche», nei pressi di contrada Chiappa. «Stavano andando a finire in un punto molto rischioso – afferma Gaetano Guglielmino, comandante della motovedetta 888 – e li abbiamo avvistati che si trovavano a 400 metri dalla spiaggia. Quando ci siamo avvicinati, con il mare in pessime condizioni, abbiamo fatto in modo di far capire loro che stavano rischiando grosso. Li abbiamo fatti virare perché con la scogliera vicina rischiavano di affondare. Temevano di essere ricacciati in mare aperto, non avendo compreso il pericolo. Quando li abbiamo portati fuori da quella zona, abbiamo tirato un sospiro di sollievo anche se la navigazione fino a Portopalo è stato oltremodo complessa e rischiosa a causa delle condizioni meteomarine». Al momento dell'approdo al porto, uno dei migranti ha baciato il molo e rivolto un segno di ringraziamento a Dio. Qualcuno faceva il segnale di vittoria.
Altri ripetevano in lingua inglese: «Dio ha ascoltato le nostre preghiere, siamo finalmente a terra». I volontari di Protezione civile, Misericordia e Croce Rossa hanno garantito il solito apporto prezioso nelle fasi del primo soccorso. Tre migranti sono stati condotti all'ospedale di Noto, con chiari sintomi influenzali. Con i vestiti inzuppati d'acqua, molti senza scarpe e con uno sguardo che confermava tutte le difficoltà ed i patimenti di un viaggio che nella parte terminale ha riservato le sorprese peggiori, avendo a che fare con il mare in tempesta ed onde alte da fare impaurire anche il più esperto dei marinai. Particolarmente concitate si sono rivelate le fasi dell'attracco al porto. Il barcone ha rischiato infatti di finire sulla banchina in modo devastante. Il contatto con alcune bitte ha messo a dura prova la resistenza dell'imbarcazione in legno. Con estrema difficoltà si è arrivati a fare ormeggiare il barcone. Un tunisino e un somalo sono stati arrestati dalle forze dell'ordine in quanto ritenuti gli scafisti. «Il viaggio è stato organizzato dai trafficanti di uomini residenti in Libia e in Somalia ed ogni passeggero ha sborsato 1.500 euro» – ha affermato Sebastiano Campisi, responsabile del Reparto operativo navale delle Fiamme Gialle di Pozzallo. Il parroco di Portopalo, don Palacino, ha sottolineato: «la salvezza di queste persone è il modo migliore per celebrare la giornata della vita». A causa del peggioramento atmosferico, i migranti sono stati spostati nei pressi del mercato ittico prima del trasferimento a Cassibile.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 02-02-2009 - Categoria:
Cronaca