«Troppe le differenze sociali» PACHINO. Intervista a Ferrara sulle difficoltà che vivono i cittadini soprattutto al Sud

PACHINO - La qualità della vita sociale, economica e culturale non ha un'equa distribuzione tra i cittadini. Disuguaglianze tra la collettività e difficoltà economiche segnano dei confini all'interno del tessuto sociale. E' quanto emerge in un'intervista all'ex parlamentare nazionale Pietro Ferrara. Oggetto di riflessione l'attenzione e l'interesse della città di Pachino nei confronti della vita pubblica. Da una serie di considerazioni circoscrivibili alla comunità pachinese può essere tracciato un quadro generale estendibile al nostro Paese.

On. Ferrara, la società civile, anche a Pachino, è cambiata in meglio?
«Non c'è uguaglianza, perché le differenze fra i cittadini sono molte. Mentre i ricchi sembrano pochi, quelli che vivono sotto la soglia di povertà invece sono troppi. Non c'è giustizia, se è vero che i cittadini devono aspettare oltre dieci anni prima di avere somministrata giustizia dalla magistratura. E poi, per quanto riguarda i servizi pubblici, non c'è equità e rispetto. I cittadini vivono quindi in una situazione di grande difficoltà a trovare lavoro al Sud mentre le imprese hanno il problema opposto nel reperire manodopera al Nord. Tante le emigrazioni all'estero. Inevitabile l'arretramento del Paese, la mancanza di competitività e l'impossibilità di reggere il confronto con le altre nazioni». Quanto da lei affermato riguarda in generale il piano sociale e culturale.

Ma dal punto di vista economico? E Pachino in modo particolare?
«Da tempo convivono un'Italia ricca, che funziona perché i servizi pubblici sono stati migliorati con il contributo dei privati, e un'Italia più povera, con scarse infrastrutture ed un elevato tasso di disoccupazione. Fortunatamente Pachino ha il volano nel settore agricolo, con la coltivazione delle serre, che dà ossigeno all'economia familiare».

Sul fronte sociale dei servizi e della solidarietà che tipo di atteggiamento assumono i cittadini?
«Ritengo che un Paese civile è grande quando è legato da una forte solidarietà tra le regioni, tra gli anziani e i giovani, tra gli uomini pubblici ed i privati cittadini. Purtroppo, invece, un valore come l'unità nazionale, sentimento che dovrebbe accomunarci, è scarsamente avvertito dall'opinione pubblica».

Crede ancora nel valore del patriottismo?
«Appunto bisognerebbe esaltare l'unità d'Italia non solo a parole. Ma ai siciliani tutto questo non sembra interessare. Del resto sono vissuti per qualcosa che non è mai arrivato: il ponte di Messina, il posto fisso, un posto letto in ospedale, una pensione. E quando non riescono per vie politiche, ci provano affidandosi alle persone mafiose e per ultimo ai santi. Suvvia siamo seri, ci si sforzi ogni giorno di cambiare»!
Fonte: LaSicilia.it il 13-02-2003 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
Carissimo Pietro, con tutto il rispetto e il bene che ti voglio,ti dico: non sono d'accordo con la Tua analisi.
Andiamo in ordine alle domande
1)La società civile,anche a Pachino, è cambiata in meglio?
La società a Pachino è cambiata in peggio: molto peggio e questo è dovuto,sopratutto, al cattivo esempio che hanno dato negli ultimi anni i politici locali sopratutto di Centro-sinistra (hanno avuto piu' opportunità).Le ultime elezioni politiche ne sono la prova provata: nessun seggio è stato attribuito al centrosinistra.(90 a 0 o 60 ora non mi ricordo) Chi ha creduto di essere il Sindaco-infinito;chi ha usurpato posti di lavoro senza averne diritto; chi ha venduto pomodorino all'assemblea regionale; chi ha organizzato mostre nei lungomare,chi si è legato alle sedie per non mollare.
Politicamente occorre rilevare che sono stati dei cattivi esempi.(Tutti gli stessi sono) Questa è il sistema che si è creato.
2) Dal punto di vista economico?
Dal punto di vista economico le cose sono andate diversamente fortunatamente. Alla forte produttività che caratterizza la nostra realtà agraria (non c'è un caso Pachino) si sono strutturate nel tempo due sistemi di produzione provenienti da due sistemi diversi di impresa dell'economia. Alla grande concentrazione di Aziende a gestione tipicamente capitalistica (3A,ed altre prefigurati dai Piani CEE degli anni 90. Con qualche anno di anticipo -(78)(quando la sinistra funzionava)- sono nate diverse Cooperative (Aurora in Testa;(Onorevole Nino Tusa P.C.I.),in seguito Sicilserra,Faro e altre) che hanno dato agli agricoltori associati la capacità tecnico-economica-politica-produttiva di fare fronte e progredire economicamente. Ora sostanzialmente la crisi in atto, da qualche tempo, stà trasformando questi Imprenditori Capitalisti(con tutti i rischi di mercato che hanno dovuto affrontare) nei nuovi "BARONI TARDO-FEUDALI".
Questo perchè non essendoci piu' i margini degli anni passati, purtoppo, sono costretti a introdurre, forme diverse di conduzione.(affitto, mezzadria,sottopagamenti salariali,e sfruttamento) Con conseguente campagna lanciata,strumentalmente, da un noto sindacato locale.Ma si vede chiaramente che quello è un attacco direttamente alla attuale Segreteria dei D.S. a Pachino.
Pertanto assistiamo alla ricomposizione degli strati sociali e di arretramento sostanziale delle posizioni economiche raggiunte negli ultimi 7-8 anni.Chi oggi ha 2-3mila mq di serre, si trova in grande difficolta' e non è piu' nella condizione di potere affrontare la situazione di mercato con prospettive sicure. La forte concorrenza europea ed exstraeuropea (vedi anche la Cina) stà pesantemente condizionando e contraendo la domanda del mercato locale. Per questo dico: non considerate l'IPG un punto di arrivo, semmai è da considerare come un nuovo, importantissimo,ma di partenza.Per mantenere la giusta conquista raggiunta dalla produzione locale ,ma sopratutto con la ulteriore affermazione e conquista di nuove importanti nicchie di mercato.
3)Da tempo convivono un'italia ricca,che funziona perchè i servizi pubblici sono migliorati con il contributo dei privati. Pietro ma di cosa parli!!!!!!. L'italia che funziona ha una forte tradizioni di amministratori e politici che hanno portato avanti le realizzazioni del servizi pubblici nelle città nei paesi ma anche nelle frazioni: mica "i fatti propri" come è successo nel meridione.
Qui a Firenze, per esempio, se qualcuno sbaglia: con la politica ha chiuso per sempre.!!!!!! A Pachino?
I privati possono intervenire nella realizzazione di opere pubbliche solo da qualche anno con l'approvazione definitiva della legge sui Lavori pubblici,ex 109 ,art. 36 e 37 ,che ha introdotto "LA FINANZA DI PROGETTO" (PROJECT FINANCING).
La prima città in Italia dove si stà procedendo alla realizzazione di nuovi servizi con l'apporto dei Privati è Firenze.I privati presentano un progetto(concreto,fattibile,renumerativo) e una offerta economica, poi si fa' una gara sulle specifiche del progetto e chi offre il ribasso maggiore (ribasso) si aggiudica la gara finale.Costruiscono l'opera (PARCHEGGI o altre opere) che gestiranno per un numero di anni (30)min.
La gestione ed il pedaggio permetterà all'Impresa vincitrice di riprendersi gli oneri sostenuti ed il margine di utile di d'impresa.Ho proposto con questo sistema la realizzazione di un Parcheggio sotto la Piazza Vitt. Emanuele a Pachino. (vedi in questo sito su rubrica informazione)
Comunque è determinate l'apporto del sistema bancario.(Fondamentale)
4)Su fronte sociale dei servizi e della solidarietà che tipo di atteggiamento assumono i cittadini?
Cittadini per essere cittadini ci vuole la città e questa è l'unico merito che hai Pietro. Che ti riconosco e di cui ti ringrazio.
P.S.
Poi ti ricordo alcuni episodi come lo sciopero per l'Ospedale nell'88 e la bella figura che avete fatto Tu e l'Onorevole La Corte davanti a 10.000 persone.La cosa che non dimentichero' mai e l'atteggiamento di un un tuo noto "supporter interessato" che militava in "Autonomia Operaia" quando era studente: disse a brutto muso a l'organizzatore(vero) della manifestazione (La Corte): Se non ci fate salire sul palco "facciamo forzatura".
Non mi sono vergognato ma i tanto in vita mia come quel giorno. E ve lo voglio ricordare.
Cosa volete fare? Vi conviene gettare la spugna è dare spazio alle nuove generazioni.
Ma credo che a Pachino non sarà possibile. Visti i numeri prospettati e i movimenti che vedo dalla mia postazione mobile. Se poi vi chiederete ma perchè questo si interessa di Pachino anche se non ci stà. Io rispondo: chi l'ha detto che non ci sto? C'è forse qualcuno preposto allo stacco del biglietto in entrata o in uscita. Perchè dalle facce che circolano in politica e come se gli ultimi dieci anni non fossero mai passati. Un vero politico crea e favorisce la crescita del contesto sociale economico e produttivo della sua Città. Ma sopratutto crea e incoraggia nuovi giovani a fare politica e crescere insieme.
4) La mafia, o presunta tale, si radica e prospera nei contesti socio-economici avanzati ma politicamente degradati. E Pachino l'ho è.
Sembrano le due facce di una stessa moneta.
Ma non sono affatto la stessa cosa!!!!!!!
Quando la gente avrà chiara questa differenza si sarà fatto un enorme salto culturale. Noi naturalmente lottiamo perchè questo avvenga al piu' presto!!!!!!!!
Questo intervento lo dedico ad una vittima di questo (sistema pachinese) che è la buona anima di Mauro Adamo: Il migliore di tutti Noi. grazie Mauro......per il tuo esempio.
Non ti scordero mai!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ora se qualcuno vuole continuare ad infettarmi il PC con qualche virus lo puo' fare tranquillamente. Ne comprero' un'altro ma continuerò a dire come la penso........su Pachino e la sua Politica...
Ciao a tutti.. (Pachino Piazza Vittorio Emanuele 41).