Tumori, la «mappa nera»

PORTOPALO - Inquinamento e tumori: è stato questo il tema di un convegno svoltosi venerdì scorso nell'aula consiliare del municipio portopalese, davanti ad un pubblico molto attento. Un incontro dove si è analizzata la situazione in provincia di Siracusa, con un'analisi accurata. L'iniziativa, molto apprezzata dai tanti spettatori presenti, è stata promossa ed organizzata dal Comune di Portopalo. Presenti anche il sottosegretario Nicola Bono e l'assessore regionale Fabio Granata. Ad aprire i lavori è stato il sindaco portopalese, Fernando Cammisuli, professore di Chirurgia oncologica all'ateneo catanese. La mappa delle neoplasie in provincia di Siracusa vede la zona sud interessata soprattutto da casi di tumori al fegato e all'utero, quelli polmonari e alla pleura nella zona industriale, le leucemie nel lentinese.

Attenzione rivolta all'uso di fitofarmaci nell'agricoltura. Sostanze che consentono la produzione intensiva ma che restano a lungo, anche fino a dieci anni, nell'ambiente.
«Lo studio dei fattori di rischio collegati al territorio è costante - ha affermato il dottor Anselmo Madeddu, dell'Asl 8 - ed abbiamo una mappa molto dettagliata da un punto di vista medico. Bisogna però evitare le reazioni istintive, in tema di elettromagnetismo ad esempio, poiché gli studi effettuati fin qui hanno dato esiti contraddittori». Il docente universitario Franco Musumeci ha parlato di campi elettromagnetici. Uno studio dell'Istituto superiore della Sanità avrebbe stabilito che, riguardo all'insorgenza di leucemie da elettromagnetismo, i casi sono uno ogni 400. «Senza certezze scientifiche è bene non dir nulla», ha aggiunto Musumeci. Anna Rita Mattaliano, direttore sanitario dell'Asl 8, ha focalizzato il suo intervento sull'importanza, primaria ai fini della prevenzione, di una corretta alimentazione.

Salvatore Sciacca, professore di Igiene all'Università di Catania, ha sottolineato gli effetti delle onde elettromagnetiche sulla salute umana. A Portopalo, tra l'altro, è presente un radar della Marina Militare e sin qui non si hanno elementi scientifici per dire se faccia male alla salute. «Nel dubbio bisognerebbe toglierlo - ha sottolineato Sciacca - e la Marina Militare i dati dovrebbe darli. I controlli, tuttavia, li può fare anche l'Università di Catania". Un punto condiviso da Cammisuli, soddisfatto per l'elevato afflusso di spettatori, che ha confermato la massima attenzione su questo tema.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 20-03-2006 - Categoria: Cronaca

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