Turismo, forse è passata la nottata

Con l'inizio di agosto si possono tracciare i primi bilanci di mezza estate per commercianti e operatori turistici. Nel settore si lamentano cali notevoli di presenze addebitato da taluno al caro vita prodotto dall'euro, da altri alla disorganizzazione degli anni scorsi che avrebbe lasciato un cattivo ricordo in chi ha visitato i luoghi. «Quest'anno, -commenta un operatore turistico- paghiamo lo scotto di anni in cui le presenze sono state in continua crescita nonostante il settore pubblico e quello privato avessero fatto alcunché per valorizzare le presenze ed i flussi di quanti avevano scelto i nostri luoghi per il riposo estivo. Il calo maggiore è stato registrato nella prima decade di luglio, poi è andata un po' meglio». La flessione più vistosa si è registrato nel mercato degli affitti. Non si hanno stime certe, ma con ogni probabilità si può parlare di circa il 30% in meno rispetto agli altri anni. Una certa ripresa è arrivata nella seconda metà di luglio, ma si è lontani dai dati degli anni scorsi. Se per luglio le cifre dunque non sono confortanti, le previsioni per il mese di agosto inducono ad un cauto ottimismo.

«Non siamo ancora al tutto esaurito, -ha commentato qualche giorno fa il titolare di un'agenzia di servizi- ma, almeno in agosto si può preannunciare una sostanziale tenuta. Certamente negli ultimi giorni la programmazione di alcuni eventi come ad esempio il "Cinema di Frontiera" ha costituito un forte richiamo, così come del resto sono alte le prenotazioni in corrispondenza di altri eventi e manifestazioni. Siamo certamente ben lontani, -conclude- da una vera e propria offerta turistica qualitativamente alta, ed anzi si può affermare con certezza che il rapporto qualità prezzo fortemente squilibrato influisce fortemente. Manca infatti tanta iniziativa privata, ma soprattutto non vengono create le condizioni affinché questa si sviluppi».

In controtendenza rispetto al bilancio tracciato invece è Portopalo, e questo smentisce che il calo del turismo sia imputabile unicamente all'effetto euro. Il paese più a sud d'Italia si presenta con un flusso turistico di tutto rispetto. I tempi della durata delle vacanze comunque si abbreviano però ovunque. Sono sempre più rari i casi del classico mese di ferie trascorso al mare. In voga invece sempre più il mordi e fuggi con periodi concentrati in una settimana o dieci giorni. Va ora appurato quanto le stime risponderanno alla realtà e soprattutto se si riuscirà nel tentativo di allungare il periodo vacanziero fino a metà settembre

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 01-08-2004 - Categoria: Cronaca

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