E veniamo al commento più salato di questa notizia.
Prima di esaminare, ammesso che io riesca, le questioni che ritengo sebastiano ponga, devo premettere che trovo il tono che lui ha usato, eccessivo, fuori dalle righe, totalmente viziato da un chiaro pregiudizio.
Potrei ammettere le sue considerazioni se venissero espresse al termine di un lungo confronto, all'interno del quale si siano sviluppate e chiarite le diverse posizioni in gioco. Non mi sembra normale, invece, che sebastiano mallia si esprima in tal guisa, come se stesse reagendo ad una vera e propria accusa nei suoi confronti, o dei suoi alleati. Non è necessario dichiarare che non è, assolutamente, così. Tuttavia, io parto dal presupposto che ciò che egli esprime sia ciò che egli stesso pensa, allo stesso modo gradirei essere trattato. Thanks.
e cominciamo con le questioni che, io, nella lettura del suo commento, ho creduto di rilevare:
1° questione: l'esclusione.
a parte l'eccessiva acrimonia con cui si denuncia tale esclusione non ho alcun problema a dire che semmai dovrei essere io a fare simile osservazione, e mi spiego meglio.
Per spiegarmi meglio, faccio pure quache passo indietro e torno al periodo luglio-agosto-settembre, quando le riunioni tra i famosi 11 (undici) dell'opposizione si susseguivano in continuazione, nonostante il caldo del periodo. Uno degli argomenti, sempre, evidenziati, era: ma come è bello riuscire a condurre, con relativa armonia, le riunioni tra i consiglieri dell'opposizione, e i partiti e gruppi da essi rappresentati. Dico con relativa armonia per dire che i confronti, anche scontri, si verificavano comunque, ma alla fine prevaleva la consapevolezza che bisognava tenere la barra dritta per arrivare allo stesso obiettivo.
Tale argomento aveva affascinato molti di noi, proprio perchè si vedeva come un gruppo di persone, di estrazione politica eterogenea, riuscisse ad autogovernarsi e mantenere una linea quasi retta. fatto che per gli standard pachinesi non è proprio scontato. In tali riunioni venne fuori come tale esperienza potesse essere ripetuta, nobilitandola negli obiettivi e nelle finalità, per la costruzione di un progetto amministrativo che potesse esprimere, appunto, una squadra di governo efficiente, pur nelle diversità, e duratura. quasi una chimera per pachino, ma che in quei mesi si vedeva realizzata.
Le cronache politiche parlano di una fase iniziale di attendismo, di coinvolgimento degli undici che, in vari modi, si opposero al ricorso dell'ex sindaco ma che sostanzialmente non riuscivano a concretizzare quell'idea che si era appalesata nei mesi pre-sfiducia.
A cosa si è assistito negli ultimi tempi ? alla formazione di uno schieramento nel quale si rivedevano il centrodestra istituzionale e alcune liste civiche, rinascita e map in testa. E' stato formato un coordinamento del quale faceva parte, se non erro, anche il dotto estensore del commento in discussione.
A questo punto, sembrava che già il discorso degli undici, quello di ragionare sulle persone, di cercare di mettere insieme persone che si riconoscessero reciprocamente e tentassero di avviare un ragionamento politico innovativo, diverso, e proprio per questo forse più efficace, fosse stato letteralmente buttato nel dimenticatoio.
Si cancellavano di botto mesi e anni di lotte feroci, e si rimettevano insieme persone che, letteralmente, nella passata amministrazione hanno più volte tentato di prendersi a legnate, con tanto di presunte denunce, querele e compagnia dicendo.
Dire adesso che c'è stata un'esclusione di chicchessia non è solo sbagliato, è diabolico. Ma la verità è verità e non si può nascondere per troppo tempo.
Tutti coloro che partecipano a questo progetto lo fanno perchè credono in questa impostazione e non hanno inteso escludere nessuno. Ci ritroviamo, tutti, a prescindere dalle proprie originarie convinzioni partitiche, a condividere un percorso di inclusione, semmai. E se qualcuno non c'è è perchè si è autoescluso. Tanto è vero che ribadiamo che il progetto è aperto alla città e a chi vuole dare un contributo nell'ottica che tutti insieme ci siamo dati, senza nessuno che si può ergere al di sopra degli altri, senza nessuno che può pretendere di avere più degli altri.
In questo progetto ci siamo persone di destra e di sinistra che condividiamo un percorso che ci deve portare ad esprimere soluzioni forti e reali per i problemi della nostra città.
Nei giorni scorsi, alcuni, molti, hanno espresso gradimento per questa soluzione amministrativa. E quando lo hanno fatto sono stati bene accolti e partecipano attivamente alla riuscita del progetto.
Forse Rinascita condivide ? gradiremmo conoscerne l'opinione, almeno io.
Oppure, sebastiano, parli come pasquale aliffi che in una parte della stessa proposizione dice che lui da sempre ha parlato di larghe intese, di laboratorio politico, che lui si meraviglia perchè non è stato coinvolto e alla fine della stessa proposizione dichiara che il laboratorio politico di cui non fa parte non è valido ? Io rispetto le posizioni di rinascita che ha deciso di schierarsi in una coalizione con un candidato sindaco già stabilito e con una squadra già quasi fatta, non la condivido, ma non la denigro. Mi aspetterei maggiore correttezza per chi non vuole seguirvi in tale circostanza.
“.............Uscire fuori dalle logiche dei partiti”, è ovvio, così per dire: le cronache narrano, invero, di seminteri direttivi dei predetti partiti, confluenti in forze comitivistiche alle assise e di altri (stavolta interi partiti) in via di scioglimento se non proprio defunti, con tanto di reggenze -ed autoreggenti- al seguito.........."
all'inizio ho detto di acrimonia, ma qui, direi, si è sconfinato nel cattivo gusto. capisco la rabbia e quant'altro, però, cerchiamo di mantenere un contegno.
2° questione: le motivazioni.
"..........come mai persone che prima non stavano insieme adesso....quale forza diabolica e luciferina abbia potuto mai tenere divisa fino ad oggi tutta questa brava gente indefessa, così pronta adesso “ad uscire fuori dalle logiche dei partiti”, impedendo loro di immolarsi come un sol uomo sull’altare del bene comune....."
siccome mi piacciono i proverbi e le metafore, permettimi di esclamare: "u ' voi 'ca rici curnutu o sceccu !!! "
ma come: da una forza che fa eleggere sindaco (elections 2006) l'avversario di pochi anni prima, a suo tempo denigrato in pubblica piazza come un pericolo per la città (elections 1999), che adesso si allea con quello messo alla gogna nel giugno 2006, con tanto di alti presbiteri come alleati, non mi sarei mai aspettato una simile osservazione !!!! Cioè, detto in poche parole, da chi è stato alleato di tutti e avversario di tutti, non è consentito ricevere tali rimproveri. Non sono accettabili. Rimango dell'idea che se si discute si trovano punti di convergenza e di contatto, ma rimago pure dell'idea che denigrare gli altri sol perchè non si trovino al tuo fianco sia squalificante.
3° questione: tono denigratorio
"........che, stando alle discussioni che si fanno ed alle prospettive politiche che vanno lì maturando, assomiglia molto di più al kit del piccolo chimico..........."
ribadisco quanto appena detto, se si dissente si faccia, per favore, su argomentazioni valide ed entrando nel merito delle stesse. Simili definizioni del lavoro altrui non mi sembrano consone al dibattito politico.
Anche perchè non riesco a trovare un gioco analogo da contrapporre: il piccolo pasticciere ? il gioco dell'oca ? il piccolo mago ?
4° questione: il lavoro contro
".........Quanto, comunque, via sia di “politico”, di “propositivo”, di “unitivo” e di “nobile” in questo stendere giaculatorie esorcistiche e propiziatorie contro una forza politica in vista delle elezioni, lo lascio al giudizio di chi ci legge......."
e qua, la sovrapposizione di toni e argomenti con quanto esprime Pasquale Aliffi è stupefacente. anzi colgo l'occasione per dare una risposta a due domande. Ma qui nessuno vuole lavorare contro nessuno.
Il lavoro di questo tavolo politico, programmatico e amministrativo vive di vita propria. Si nutre delle proprie ragioni e dire che si lavora soltanto contro un'altro è pura presunzione. In vista delle elezioni si sta tentando di mettere su una coalizione che esiste in quanto tale e con le motivazioni già espresse. Pensare che si faccia per fare un dispetto a qualcuno è pura mania di persecuzione che invito tutti a raffreddare.
5° questione: il programma e la coalizione
"...........Certo però che se sono davvero convinti che con questo strepitare di “magicabula” o con la logica del capro espiatorio si risolveranno d’incanto i problemi di Pachino, stiamo freschi: vedremo se, l’indomani delle elezioni, dovendo pagare gli stipendi degli operai della Dusty o dovendo ingegnarsi per trovare qualche finanziamento, basterà loro sedersi con le mani giunte …."
ma perchè insisti ? la coalizione è già spiegata. il programma lo stiamo elaborando, attraverso un processo di analisi e di individuazioni delle soluzioni, o ritieni che le capacità di amministrare siano soltanto di una parte ? Ma perchè agli operai della Dusty hai spiegato come mai si trovano in simili condizioni ? Non c'entra nulla, forse, un recente sindaco che ha fatto di tutto per sbarellare tutto quel sistema ? magari un sindaco da voi proposto e difeso ? (è chiaro che lo stesso sindaco, anche se solo per tre mesi e mezzo, l'ho difeso anch'io ma non ho la faccia tosta di citare una categoria che soffre soprattutto degli errori che qualcun altro ha fatto)
"..........Ammesso e non concesso, ovviamente, che dopo restino tutti uniti e, prima ancora, ammesso e non concesso che si presentino e vincano tutti assieme............"
ah, ma su questo ammetto la tua superiorità, mi potrai dare lezioni da questo punto di vista, soprattutto sul restare uniti.
6° questione: i partiti non funzionano.
l'incapacità di far funzionare i partiti è un problema culturale di tutta la città e nessuno se ne può tirare fuori. Non basta dire di essere una lista civica per pensare di essere immuni da responsabilità. Ognuno di noi ne ha, in proporzione, tanto quanta gli altri. Frase già detta un miliardo di volte: ogni città ha la classe politica che merita. E questo è un concetto a tutto tondo che non risparmia nessuno. Non risparmia i partiti stessi, non risparmia le associazioni, non risparmia le liste civiche, non risparmia le famiglie, non risparmia la scuola, non risparmia la chiesa (molto in silenzio ultimamente), non risparmia, ovviamente, i cittadini, soprattutto coloro i quali si ritengono esseri pensanti.
L'analisi dell'esasperazione del personalismo, la condivido pienamente, ma non capisco che c'ha azzecca con questa idea di progetto poltico innovativo che, evidentemente, tanto irrita alcuni vecchi protagonisti della vita politica pachinese.
Quell'esasperazione esiste a prescindere dal fatto di trovarsi dentro o fuori un entità partitica. Come la storia recente ci ha dimostrato.
Quanto alle altre domande poste, relativamente a quale referenti ci si potrà rivolgere nel prossimo futuro, a parte la semplice risposta che vorrebbe ribaltare la domanda e dire ma perchè fino adesso come avete fatto ?, e a parte la evidente impostazione guerrafondaia di chi pensa: o sei con me o sei contro di me, di campisiana memoria, io ritengo che se un'amministrazione comunale, comunque essa sia composta, se riuscirà ad elaborare soluzioni amministrative valide per la città di pachino, troverà porte sempre aperte a roma, a palermo e a siracusa. Altrimenti bisognerebbe ammettere di vivere all'interno di un sistema simile alla giungla e di cannibalesco tenore. E francamente, ciò non mi risulta. Io credo ancora nelle istituzioni, e credo che su esse bisogna fare affidamento.
7° questione: le personalità
"...............cosa ci dice che soggetti che ieri -politicamente ma anche ben oltre la politica- se le sono date di santa ragione, e oggi si trovano a discutere assieme in questo contenitore, non tornino a confliggere in nome dei vecchi rancori?..........."
a me non risulta ci siano situazioni simili, sarebbe meglio evitare di esprimersi in tal modo se non esistono corrispondenze reali. Nello specifico posso dire che sicuramente io sono stato avversario di Emanuele Rotta nel momento in cui, io segretario DS e lui esponente di AN prima da amministratore e poi da consigliere comunale ci siamo confrontati. E dico confrontati perchè il nostro è sempre stato un confronto civile e corretto, che non è mai andato oltre il limite consentito. Tant'è che oggi, ci troviamo a condividere questo progetto proprio perchè riteniamo entrambi di poter superare le nostre originarie diversità e metterci a disposizione di un progetto nel quale crediamo.
E lo scenario futuro paventato, di una coalizione che "vuole lavorare per" è molto diverso dagli scenari già visti della politica pachinese, molto diverso.
Le questioni che, inoltre, tira in ballo sebastiano mallia, attengono anche alle cause del dissesto, ma per parlare di ciò dovremmo dilungarci troppo. Già credo che questo commento sarà considerato molto fastidioso dalla maggior parte dei lettori di pachinoglobale e ne condivido il fastidio.
Ma ciò che ho letto, ciò che dichiara sebastiano, mi ha molto meravigliato e mi ha suscitato un forte moto di reazione che ho esplicitato, sicuramente in malo modo, nella mia risposta.
credo che sull'argomento torneremo un pò tutti, in vari modi. L'unica cosa che mi sento di chiedere è di mettere da parte i toni eccessivi, quelli di manie di persecuzione, di denigrazione dell'altro e di entrare, invece, nel merito delle discussioni.
Chissà che parlando, parlando non tornino fuori le convergenze e non le divergenze.
sudati saluti