PACHINO - Voci di nuovi venti giudiziari e persino di imminenti dimissioni del sindaco Campisi si sono inseguiti per l'intero pomeriggio di martedì scorso e per tutta la mattinata di ieri negli ambienti politici.
A smentire categoricamente tutto ciò è stato lo stesso sindaco Campisi ieri regolarmente a palazzo di città e che così ha commentato tali indiscrezioni: «Si tratta di voci assolutamente senza fondamento, messe in giro da precisi soggetti avvezzi a diffondere tali insinuazioni. Forse bisognerebbe chiedere a loro qualche informazione in merito. Per quanto mi riguarda non sono a conoscenza di nuovi sviluppi di carattere giudiziario». Dunque tutto procede tranquillamente, anzi il primo cittadino nella sua azione politico-amministrativa sembra proiettato già al futuro e progetta interventi ed attività politiche. Sul fronte giudiziario invece è stata resa nota la data in cui sarà celebrata la prima udienza per le minacce che avrebbe subito l'esperto del comune Giuseppe Cambareri da parte del consigliere comunale Gambuzza.
Il prossimo 22 ottobre di fronte al Giudice di Pace di Pachino dunque i due esponenti politici si troveranno faccia a faccia, uno come parte lesa e l'altro in qualità di imputato. Cambareri nelle settimane scorse denunciò il consigliere comunale accusandolo di minacce. I contrasti politici così si trasferiranno nelle aule giudiziarie. Intanto sul piano strettamente politico i due candidati pachinesi del Pdl alle scorse elezioni provinciali, Sebastiano Mallia e Corrado Quartarone, si sono incontrati e, nel ringraziare il loro elettorato per la fiducia ricevuta hanno assicurato che i consensi ricevuti non saranno persi. «I complessivi 2.129 voti attribuiti al Pdl di cui 1638 ai candidati pachinesi, -hanno affermato Quartarone e Mallia- sono un enorme patrimonio di fiducia che non può essere disperso nonostante il disimpegno non privo di ambiguità di alcuni rappresentanti pachinesi di Forza Italia. Ribadiamo il nostro impegno a lavorare insieme in vista dei prossimi impegni futuri».
Sa. mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 26-06-2008 - Categoria:
Cronaca