PORTOPALO - La commissione consiliare, composta dai consiglieri comunali Corrado Scala e Giovanni Cannarella, incaricata di svolgere un'indagine amministrativa sull'iter di costruzione del campo sportivo ha ultimato il suo lavoro. Adesso si attende di conoscere i risultati di questa ricerca tra gli atti che, a partire dagli anni ottanta hanno costruito lo scandalo più colossale della storia amministrativa di Portopalo, che ha creato un debito di due miliardi e mezzo di lire, dopo una sentenza giudiziaria, partendo da un terreno il cui valore iniziale era di appena due milioni e mezzo di lire. Come è ormai risaputo la vicenda è giunta a definizione qualche anno fa. Il Comune ha acceso un mutuo ventennale per estinguere il debito, presentando al contempo ricorso in appello. Cammisuli ha inoltre consegnato tutto l'incartamento della vicenda alla Procura di Siracusa, chiedendo l'apertura di un'indagine.
Molti i punti oscuri della vicenda, a partire dalla condanna che l'ente (il comune portopalese appunto) subì in un processo dove fu contumace. Il campo sportivo è il monumento all'incapacità e al menefreghismo di quanti, nel corso di molti anni e nel periodo della cosiddetta “Prima Repubblica” (per intenderci quello che vedeva sindaci e giunte durare qualche mese, al massimo un anno) tra gli anni ottanta e larga parte del decennio successivo, si sono trovati a gestire la cosa pubblica a Portopalo. L'attuale sindaco, Fernando Cammisuli, si è trovato a gestire una vera e propria bomba finanziaria che ha negato agli sportivi locali di avere una struttura regolamentare. Ed ogni passo che si era fatto in termini progettuali a partire dal 1999, compreso il finanziamento per il primo stralcio della struttura (terreno di gioco e tribuna con illuminazione), si arenava sotto i colpi giudiziaria relativi alla vicenda dell'esproprio del terreno ai proprietari che negli anni hanno visto lievitare il loro credito nei confronti del comune portopalese fino a raggiungere cifre astronomiche. Adesso si attende di conoscere l'esito dell'inchiesta consiliare.
SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 08-03-2006 - Categoria: Cronaca