PACHINO - Il proprietario dell'immobile ex Standa è pronto ad adire le vie legali in merito al mancato versamento, da parte del Comune di Pachino, di due somme per l'acquisto della struttura. I termini per il versamento - pare di complessivi 700mila euro - sarebbero scaduti da tempo. Torna sotto i riflettori, pertanto, la vicenda dell'acquisto di questo immobile per cui il Comune pattuì, su proposta del proprietario, il versamento di euro 800mila, somma risultata più bassa rispetto alle stime effettuate da alcuni esperti nominati dall'ente. L'immobile, di complessivi 1.300 metri quadrati, è ubicato in via Unità e comprende anche servizi e accessori vari. A suo tempo, fu ritenuto dall'Amministrazione comunale più idoneo a soddisfare le aspettative prefissate, ovvero la sistemazione di uffici comunali. Per questi motivi, il Comune chiese alla Cassa depositi e prestiti la concessione del muto di 800mila euro per l'acquisto, inserendo la somma nel bilancio 2010. Resta da chiarire, pertanto, il perché dei mancati versamenti al legittimo proprietario (e venditore dell'immobile cosiddetto «ex Standa») per un totale di circa 700mila euro.

Adesso, le carte della pratica potrebbero finire nelle mani di un legale, scelto dal venditore. L'opposizione è pronta ad attaccare l'Amministrazione comunale anche su questo versante. Un'altra gatta da pelare per il sindaco Paolo Bonaiuto, già alle prese con le note problematiche di Bilancio, palesate di recente da un botta e risposta tra Piero Scala e Pippo Di Martino. Il primo cittadino, si fa rilevare, ha dimostrato buone qualità di equilibrista, in un contesto di coalizione dove ogni giorno spunta una nuova problematica. Sulla vicenda dell'acquisto dell'ex immobile Standa, fonti vicine al sindaco parlano con insistenza di una situazione di immediata soluzione, come è già successo in precedenza, per esempio, in occasione della vicenda del versamento della somma prevista per Apprendo-imprendo, che non poche polemiche sollevò, alcune settimane fa.

SERGIO TACCONE