PORTOPALO - Si avvicina un altro importante traguardo nell'iter amministrativo per la realizzazione del nuovo sistema portuale di Portopalo di Capopassero. Il 15 giugno si concluderà infatti la conferenza dei servizi per la concessione delle aree e dello specchio d'acqua demaniali di Port-One, l'approdo turistico nella parte ad est della rada. Quindi si procederà all'approvazione del progetto per la realizzazione di un porto peschereccio, già esistente, con un ulteriore approdo turistico nella parte ad ovest: Chiusa dell'Alga. Con la posa della prima pietra, che l'ingegnere Franco Nobile (responsabile della Fn Progettazioni che ha presentato il progetto) si auspica avvenga nel giro di sei mesi, dovrebbe così essere avviata una nuova fase di rilancio e valorizzazione delle risorse ambientali e culturali di Portopalo, con un conseguente sviluppo turistico del relativo territorio costiero. Secondo il progetto del nuovo sistema portuale (che avrà un costo di cinque milioni di euro), mentre Port-One consentirà l'approdo a duecento barche di piccole dimensioni (fino a dieci metri), e garantirà servizi essenziali per i diportisti, Chiusa dell'Alga, oltre all'approdo di 450 barche di dimensioni maggiori, si configurerà come una vera e propria struttura turistico-ricettiva.
Nella zona limitrofa alla banchina di ripa, infatti, troveranno posto la Club House, contenente gli uffici direzionali e i servizi per i diportisti (ristoranti, alberghi, edicole, pronto soccorso, infermeria), e il padiglione per le attività relative al calafataggio, al rimessaggio e all'officina meccanica. “Edifici che – tiene a precisare Nobile – avranno tutti un'altezza contenuta in maniera tale da non creare una barriera visiva tra i visitatori e l'ambiente, puntando principalmente alla fruizione prospettica del mare da ogni parte dell'area d'intervento. Inoltre queste strutture ricettive faranno da cerniera tra il porto stesso e l'entroterra e, a sud-ovest del bacino, verrà così rispettata la fascia protetta dei pantani che si integreranno perfettamente nella nuova struttura urbanistico-architettonica”. Sviluppo del turismo ma nel rispetto di un corretto ed equilibrato impatto ambientale, dunque, al centro di un progetto che potrebbe fare del turismo uno dei settori principali di Portopalo, andando a colmare una carenza di approdi per la nautica da diporto per la quale, per un lungo tratto di costa, non si hanno strutture adeguate ma soltanto piccoli bacini con ormeggi di fortuna, generalmente concentrati nei mesi estivi.
Paola Altomonte
Fonte:
LaSicilia.it il 09-06-2007 - Categoria:
Cronaca