Un anno dedicato a Brancati: Convegni, mostre, spettacoli, un premio e la rassegna del cinema di frontiera
In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Vitaliano Brancati il comune di Pachino sta programmando una serie di iniziative per ricordare il suo concittadino più illustre. Lo ha annunciato il sindaco Sebastiano Barone la scorsa settimana in occasione del secondo appuntamento con la stagione teatrale al Politeama a cura del Teatro Giovane.
«Celebreremo nel migliore dei modi questa ricorrenza - ha detto Barone - con una serie di iniziative culturali ed artistiche che riguarderanno anche la prossima edizione del festival del cinema di frontiera in programma tra il 15 e il 31 luglio prossimi». Nella quarta edizione della kermesse cinematografica infatti sarà inserito un premio alla migliore sceneggiatura in memoria di Brancati. «E' anche un modo per qualificare ulteriormente una manifestazione che ha già assunto in tre edizioni una considerazioni che ha superato nettamente i confini locali e regionali e che di anno in anno riscuote sempre maggiore successo di pubblico e di critica», aggiunge il primo cittadino pachinese. Un'appendice del festival sarà inoltre dedicata all'indagine sull'importanza nel mondo letteraria italiano dell'opera di Brancati. Di recente sono state rese note alcune lettere che lo scrittore scrisse a Benito Mussolini per chiedergli aiuto.
Il comune di Pachino si muoverà inoltre in accordo con i comuni di Zafferana Etnea e Catania attraverso una serie di eventi, spettacoli teatrali, premi letterari e rassegne di vario tipo, che serviranno a tenere l'attenzione sulla produzione letteraria dello scrittore nato a Pachino. Lo scambio culturale tra questi comuni sarà gestito da un comnitato ad hoc che avrà un rappresentante per ciascun comune. A Pachino inoltre ci sarà la cerimonia di apposizione di una lapide nella casa dove nacque Vitaliano Brancati. «Stiamo preparando questo evento con il massimo della cura - ha detto inoltre Barone - e coinvolgeremo anche i presidi degli istituti scolastici locali per ulteriori iniziative che serviranno ad arricchire quest'anno brancatiano». Il via è stato dato dall'esibizione della compagnia Teatro Giovane, diretta da Sebastiano Cimino, che ha portato in scena «Il bell'Antonio», nella rielaborazione dello scrittore pachinese Giuseppe Drago, già autore del bellissimo romanzo «La camera di ponente».
Mentre Vitaliano Brancati si rigirà nel suo sepolcro perchè qualcuno si è permesso di cambiare il finale del suo bell'Antonio. La città, convinta anche da questo nobile gesto di revisione che annulla e depotenzia completamente la carica simbolica emotiva contro l'inettidutine del Fascismo, si appresta a tributargli gli onori che con molto ritardo, finalmente, gli vengono localmente riconosciuti e tributati...
Cordiali Saluti. Spiros....