Maria Scala responsabile locale del Centro recupero fauna selvatica si associa all'appello lanciato dal Fondo siciliano per la natura in difesa degli animali selvatici. «L'autunno - spiega Maria Scala - è un periodo molto difficile in particolar modo per i volatili; aumentano infatti in questi mesi i ricoveri, spesso in coincidenza con l'apertura della stagione venatoria e con il fenomeno delle migrazioni». Un'esortazione, quindi, a diventare socio e protagonista del Fondo siciliano per la natura per salvaguardare il territorio siciliano, le risorse ambientali, paesaggistiche e culturali. «La liberazione dei rapaci -commenta la responsabile del territorio di Rosolini- rinvenuti e curati nel Centro di recupero di Comiso- è un'esperienza emozionante, così come i numerosi interventi di recupero di esemplari ritrovati feriti». Recente, a tal proposito, la storia di una cicogna, trovata in contrada Morghella, tra il territorio di Portopalo di Capo Passero e Marzamemi. Il ritrovamento da parte del veterinario Salvatore Carnemolla ha salvato l'esemplare, indifeso a causa di un distacco della retina, che, purtroppo, non gli permetterà più di volare.
Risale a qualche mese addietro, invece, il recupero di un falco, avvistato tra il territorio di Rosolini e Pachino ferito ad un'ala. Obiettivi dell'associazione la tutela del territorio sostenuta dalla ricerca scientifica, un'attività didattico - educativa e divulgativa e un'azione protezionistica a favore della fauna. A ciò si aggiunge anche la lotta contro ogni forma di abusivismo e di inquinamento. Nell'ambito dell'associazione fondamentale l'intervento del Centro Recupero Fauna Selvatica, che riabilita e reinserisce in ambienti naturali esemplari di mammiferi, uccelli e rettili, come per esempio tartarughe terrestri, marine e palustri, che appartengono alla fauna selvatica e che sono ritrovati feriti o comunque in difficoltà.
L.C.
Fonte:
LaSicilia.it il 23-10-2003 - Categoria:
Cronaca