PACHINO - Sarà inaugurata questo pomeriggio nella facoltà di scienze della formazione di Catania presso i Benedettini un'aula di informatica dedicata alla memoria di Sebastiano Lauretta, il giovane pachinese studente di Scienze dell'educazione morto all'improvviso il 23 marzo scorso all'età di 25 anni proprio mentre si accingeva a completare il suo lavoro di tesi per conseguire la laurea che gli sarebbe stata conferita di lì a qualche settimana. Il giovane Sebastiano Lauretta era stato costretto dai postumi di un incidente con la moto subìto lungo la Pachino-Marzamemi a rimanere seduto sulla sedia a rotelle. Lo scontro con un motorino verificatosi il primo settembre del 2002 gli aveva procurato lo scivolamento di due vertebre ed il distacco di un polmone. Da allora, raccontano i genitori, si era gettato a capofitto sui libri riuscendo a superare in maniera incredibilmente rapida gli esami che lo separavano dalla laurea. «Mio figlio, -ha affermato la madre, la signora Francesca- nonostante la malattia era un ragazzo normale, con una vita sociale come tutti gli altri. La sua bontà era unica. Studiava insieme alla sua ragazza, Valentina, ed insieme avevano superato lo stesso numero di esami. Avrebbe voluto dedicarsi agli altri, e studiava proprio per aiutare gli altri. Sarebbe diventato educatore, ma non voleva certamente stare dietro una scrivania. Il suo sogno era quello di lavorare con i disagiati possibilmente nelle carceri minorili». Il giovane Sebastiano, nonostante la disgrazia che lo aveva costretto sulla sedia a rotelle, non si era dato per vinto. Dopo i primi tempi di sconforto aveva reagito ed addirittura riusciva ad incoraggiare gli altri. Voleva sconfiggere la malattia e grazie alla fisioterapia si erano registrati sensibili margini di miglioramento. «La mattina del 23 marzo, data in cui è morto, -ricorda il papà Giovanni- lo avevo svegliato regolarmente verso le 8,30. Sembrava tutto normale.
Ad un certo punto abbiamo sentito un rumore che proveniva dalla sua camera, siamo entrati e lo abbiamo trovato svenuto e non respirava più. L'intervento del 118 non è servito a nulla. Dopo la scomparsa di Sebastiano abbiamo ricevuto da tutta Italia testimonianze di solidarietà e di stima, e l'Università di Catania, dove era molto apprezzato sia per la preparazione che per il modo di porgersi con la gente, ora lo ha voluto ricordare dedicandogli una sala di informatica». L'Università di Catania, d'accordo con il prof. Simon Villani relatore della tesi «Il disabile nel mondo del lavoro», tesi che Sebastiano Lauretta stava completando, gli dedicherà inoltre una giornata di studi ed emanerà un bando per un premio di 500 euro rivolto ai laureati della facoltà di Scienze della formazione che redigeranno tesi sul tema dei disabili. «Non potremo certamente riavere Sebastiano con noi, -hanno affermato i genitori- ma ci consola l'idea che gli venga reso onore in questo modo». A ricordarlo anche un suo caro amico, Alessio, con cui aveva condiviso il dramma della malattia e che era stato suo compagno di stanza all'Unità spinale di Firenze. «Si doveva sposare, -dice- nonostante tutto era andato avanti, aveva sempre il sorriso sulla bocca e in ospedale non l'ho mai visto piangere. Lui era l'uomo della speranza, e credeva fermamente sulla possibilità di ritornare a camminare».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 30-11-2005 - Categoria:
Cronaca