Il comparto agricolo costituisce una delle più cospicue fette della realtà produttiva della provincia di Siracusa. L'agricoltura, infatti, rappresenta uno dei volani dell'economia del territorio e offre lavoro a circa 9.000 braccianti. Ciò non toglie che soffre da anni di una pesante crisi da cui non pare riuscire e venir fuori. Nemmeno alcuni riconoscimenti Igp, conferiti al alcune colture speciali, sono riusciti ad incidere positivamente sull'andamento del comparto. Con dati alla mano, si può vedere come i lavoratori del settore siano in tutto 13. 427. Una realtà lavorativa dai grandi numeri, che è divisa in due grandi comprensori: quello di Siracusa, di cui fa parte tutto l'hinterland, al zona nord della provincia e quella montana, e quello di Noto, cui sono legati Avola, Pachino, Rosolini.
Per il primo, il numero dei braccianti è di 7.103, per il comprensorio di Noto la cifra si attesta a 6.324 lavoratori agricoli. Di questi la maggior parte è impiegata nel settore dell'ortofrutta. Come incidenza d'impiego, segue a ruota la zootecnia. Al cospicuo numero di lavoratori, che è comprensivo di quelli impegnati a tempo determinato che indeterminato, corrisponde una richiesta di 720.000 giornate lavorative da parte delle aziende agricole che, in tutta la provincia, sono 5.020. Tra i braccianti agricoli impegnati a tempo indeterminato figurano anche 131extracomunitari per una richiesta di giornate lavorative pari a 12.768. Quelli impiegati a tempo determinato sono invece 6403, per 477.383 giornate. Quest'ultimo dato, però, si riferisce a tutta la regione. Il livello occupazionale potrebbe essere ancora maggiore se non incidesse il calo dei prezzi alla produzione, inversamente proporzionali a quelli della vendita al minuto.
Fonte:
LaSicilia.it il 04-12-2004 - Categoria:
Economia