PORTOPALO - Quest'anno ricorre l'ottantesimo anniversario della tragedia del "«Sebastiano Veniero», il sommergibile della marina militare italiana che affondò nell'agosto del 1925, in fase di esercitazione, dopo una collisione con la nave mercantile «Capena» a nove miglia da Capo Passero, in acque territoriali.
Il relitto fu localizzato qualche decennio fa da Enzo Maiorca in un punto in cui i pescatori perdevano sistematicamente le reti a causa della presenza del sommergibile. Per l'anno in corso si svolgeranno una serie di iniziative, anche in ambito nazionale, per ricordare questa tragedia. A Catania si sono già attivati alcuni subacquei dell'Ultradive Pta Explorer Team che realizzeranno un documentario sul Veniero che verrà proiettato nel mese di marzo, in anteprima nazionale, all'acquario di Genova. A Portopalo è in fase di allestimento un lavoro teatrale, che dovrebbe essere proposto nella seconda metà dell'anno in corso, basato su questa tragedia che costò la vita ai 48 membri dell'equipaggio del sommergibile. Da ricordare inoltre che al Senato c'è un disegno di legge che punta anche all'istituzione di un premio per la solidarietà in mare, denominato «Veniero d'Oro», da attribuire annualmente a chi si sia segnalato per comportamenti esemplari in mare.
Il premio verrebbe assegnato da una commissione nominata dal ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il disegno di legge tuttavia è fermo a Palazzo Madama ormai da due anni. Il sindaco di Portopalo, Fernando Cammisuli, auspica un avvio dell'iter parlamentare a breve termine. «Da un punto di vista simbolico - afferma Cammisuli - si tratta di un progetto di legge molto significativo che mira a ricordare tutte le vittime, quelle del Veniero, quelle del Natale '96 e tutti i morti che giacciono senza nome nel Mediterraneo. E poi l'istituzione del premio Veniero d'Oro, per comportamenti esemplari in mare, è il modo migliore per mettere in evidenzia anche quanti si prodigano per dare soccorso e aiuto in mare, soprattutto a favore dei migranti».
Sergio Taccone
Fonte:
LaSicilia.it il 16-01-2005 - Categoria:
Cultura e spettacolo