PACHINO - «L'attuale classe politica? Una casta di persone legate dal solo interesse, capaci solamente di mantenere posti di potere e privilegio, e incapaci di produrre efficienza e qualità». È il giudizio severo dell'ex senatore Pietro Ferrara che boccia senza appello l'intera classe di uomini politici. «Nessuno chiede conto - ha affermato Ferrara - né agli eletti e né ai nominati, del loro operato.

Il controllo di gestione a posteriori imposto dalla legge diventa inefficace ed i cittadini vengono beffati da un comportamento non solo inadempiente ma a volte illegittimo. Un solo esempio per tutti: la verifica di quanto negativamente incidono sul buon costume amministrativo le spese di consulenze e per i vari esperti. Molto per risollevare le casse comunali si potrebbe fare abolendo le spese accessorie, inutili e costose». Per Ferrara dalla politica dell'oculatezza si capisce se la classe politica sta dalla parte dei cittadini o dalla parte di quella che egli definisce "casta". «L'amministrazione è trasformista, essendo formata dall'ex opposizione, e non porta avanti quanto promesso agli elettori». Sferzante però anche il giudizio sul centrosinistra: «La coalizione di centrosinistra preferisce l'interesse di parte a quello della collettività».

Salvo Marziano