PACHINO - Fase attuativa presso l'Istituto professionale di stato per l'Agricoltura con il maxi progetto contro la dispersione scolastica ed il disagio giovanile finanziato dal Fondo sociale europeo che vede l'Ipa di Pachino essere l'istituto capofila del progetto. Obiettivo è quello di fare diventare la scuola uno strumento di programmazione anche del tempo libero interessando giovani e genitori in attività ricreative. Due le fasce di età di studenti coinvolti, una comprendente i giovani dai 14 ai 16 anni relativa agli istituti superiori, ed una seconda per ragazzi di scuola media dai 13 ai 14 anni.
A descrivere le finalità ed i successi del progetto è il responsabile prof. Nuccio Cicciarella. “Il progetto si sta realizzando grazie all'impegno ed alla rete costruita dal preside dell'Ipa di Pachino Carmelo Latino, -ha affermato Cicciarella- che ha coinvolto il dirigente dell'istituto Sgroi Giovanni Vaccarisi, quello dell'Itis-Liceo Giovanni Blanco, i dirigenti del primo comprensivo di Pachino Lucenti e di Portopalo Bisonte oltre che l'associazione Albero della Vita diretta da Giuseppe Vassalli. L'esperienza proposta si articola in dieci moduli, -ha continuato Cicciarella- dedicati ai ragazzi e quattro moduli per i genitori. Questi ultimi vengono incentivati a venire a scuola per confrontarsi fra di loro, seguire da vicino i loro figli, e conoscere le attività degli istituti.
Per questo riceveranno anche un piccolo contributo sia per loro che per i figli più piccoli che verranno assistiti durante l'impegno dei loro genitori da personale qualificato”. La scuola dunque incentiva genitori e studenti alla partecipazione. Le attività si svolgono presso il centro risorse dell'Ipa, uno dei pochi esistenti, che mette a disposizione tutte le strutture necessarie ludico-sportive affinché i giovani possano trovare un meccanismo di aggregazione assistita da docenti, tutor interni e personale qualificato. “Le attività, -ha continuato Nuccio Cicciarella- vanno dalla conoscenza del territorio alla riscoperta di Marzamemi, alle attività sportive, all'uso di Internet e quant'altro possa stimolare la curiosità dei giovani. Si tratta di attività che si ispirano agli oratori di una volta ma visti in chiave laica propria di un istituto scolastico”.
Il maxi progetto contro la dispersione è già al suo secondo anno di applicazione, data l'esperienza più che positiva della passata stagione. Per i genitori si favorisce la socializzazione, scambi di notizie, partecipazione attiva al mondo della scuola. Inoltre il sostegno di psicologi permette un approccio ottimale per discutere sui problemi relativi al dialogo con i figli cercando nuove strategie di comunicazione nel rapporto genitoriale. A disposizione di alunni e genitori anche uno staff di psicologi, esperti e personale qualificato oltre che al centro risorse della scuola da sfruttare a pieno. Il personale coinvolto nel maxi progetto contro la dispersione scolastica è di 40 esperti di cui 15 docenti interni all'istituto che per due volte la settimana propongono attività pomeridiane.
La scuola dunque si apre al mondo non solo con semplici attività di discernimento ma anche con attività di coinvolgimento sociale rivolto non solo agli studenti ma anche ai loro genitri. Nuova visione e nuovi strumenti questi che hanno trovato l'approvazione ed il finanziamento con le risorse FSE del Fondo sociale europeo.
Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 14-03-2006 - Categoria: Cronaca