Un museo della storia per recuperare la memoria del Novecento attraverso fotografie, oggetti domestici, ludici e di lavoro. E' questa l'iniziativa realizzata al terzo istituto comprensivo «Giovanni Verga» di Pachino. L'artefice è l'insegnante Pina Garro, coadiuvata dal modulo di terza A e B. Il materiale raccolto si trova esposto in una stanza dell'istituto scolastico di viale Aldo Moro. Il giro all'interno del museo è oltremodo interessante. Tra i «reperti» c'è anche una copia ingiallita del libro «Cuore» che allora andava per la maggiore come lettura per i ragazzi. Pina Garro spiega le linee programmatiche seguite in questa iniziativa. «I bambini hanno intervistato i nonni per avere un quadro dettagliato sul secolo scorso - afferma l'insegnante - al fine di scoprire il passato. Il rischio è che tutto vada perduto e questo museo è proprio un modo di organizzare e catalogare, anche se in parte ovviamente, il nostro passato prossimo».
I giovani storici dell'istituto «Verga» hanno raccolto copiosamente dati che sono stati quindi esaminati ed analizzati per finalità statistiche. «Quello che emerge da questo lavoro - aggiunge Pina Garro - è che nella Pachino di un tempo c'era una grande uniformità. A parte poche eccezioni il dato saliente era una situazione sociale modesta, dove il duro lavoro dei campi per gli uomini scandiva le giornate». Ma è soprattutto l'aspetto sociologico che va sottolineato nel Museo allestito al terzo istituto comprensivo. Tra gli oggetti esposti le valigie di cartone usate dagli emigranti, i ferri da stiro di un tempo, le lampade domestiche e quelle da lavoro, gli attrezzi per la potatura e la lavorazione del pane. E poi gli scialli ricamati a mano, gli indumenti da notte usati all'inizio del secolo dalle donne pachinesi».