PORTOPALO - Presentato nei giorni scorsi, nell'aula consiliare del Municipio, il libro di Simona Lo Iacono e Massimo Maugeri intitolato «La coda di pesce che inseguiva l'amore». Un romanzo ambientato a Portopalo nel periodo in cui Garibaldi e i suoi mille sbarcavano in Sicilia. La storia di Turi il tonnaroto, figlio di Vanni, che inseguiva una coda di pesce passata nei pressi di Capo Passero. Il romanzo, con uno stile elegante e mai pesante, smaschera, con un finale a sorpresa, l'avidità capace di rendere gretti anche i sogni più belli.
La storia di Turi si snoda in una Portopalo (dis)incantata, nella speranza che la confluenza delle correnti dei due mari possa liberare questa terra da pregiudizi e malattie, soprusi e sventurate passioni, quasi come l'auspicio sveviano posto al termine de «La coscienza di Zeno». In fondo, come recita la quartina di un celebre brano, anche da queste parti «il pensiero dà fastidio e chi pensa è muto come un pesce, anzi è un pesce protetto dalla profondità del mare». Letteratura è condivisione, come hanno sottolineato i due autori al cospetto di un pubblico numeroso e attento.
La magistrale lettura di alcuni passi del romanzo, a cura di Silvana Scrofani, già apprezzata lettrice nella quinta edizione del Premio nazionale giornalistico-letterario «Portopalo, più a sud di Tunisi», hanno dato alla presentazione un tocco ulteriore di eleganza, stile e bellezza. Un romanzo scritto a quattro mani, reso possibile dalla collaborazione totale dei due autori, senza prevaricazioni di sorta. Del resto, il «cursus honorum» di Simona Lo Iacono e Massimo Maugeri rappresenta una garanzia di competenza e bravura. Il libro è stato introdotto dal professor Sebastiano Burgaretta. Un romanzo da non perdere, lontano da tanta narrativa becera che invade gli scaffali, soprattutto in questo periodo.
SER.TAC.
Fonte:
LaSicilia.it il 23-12-2010 - Categoria:
Editoria