Un soldino nel nome di Pachino

Un soldino nel nome di Pachino E' partita nei giorni la campagna promossa dal Consorzio per la Tutela dell'IGP 'Pomodoro di Pachino' in collaborazione con il Cinema di Frontiera 2008 intitolata "Un soldino nel nome di Pachino". Obiettivo di questa promozione è quello di far conoscere il pomodoro di Pachino IGP e il relativo marchio di qualità riconosciuto dalla Comunità europea sia ai tanti turisti che, si spera, affollano le nostre città sia a quei concittadini che vogliono gustare il prodotto d'eccellenza dell'agricoltura pachinese.

Già da qualche giorno e per tutto il mese di agosto sarà perciò possibile trovare presso i migliori supermercati di Pachino, Portopalo, Noto e Rosolini l'autentico ciliegino di Pachino IGP ad un prezzo assolutamente conveniente. Tra l'altro parte del ricavato andrà devoluto a sostegno del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera che è giunto alla sua VIII edizione e che quest'anno si svolgerà a Marzamemi in Piazzetta e a Pachino presso la sala del Circolo Soci della BCC dal 22 al 27 luglio. Acquistare una vaschetta di pomodorino riteniamo che sia il modo migliore per sostenere quanto di meglio produce il nostro territorio.
Il Direttore del Consorzio per la Tutele dell'IGP
Pomodoro di Pachino
( Salvatore Chiaramida )

per maggiori informazioni tel.:
0931.595106
338.3413268
segreteria@igppachino.it
kiaramida@hotmail.it
Fonte: Salvatore Chiaramida il 21-07-2008 - Categoria: Comunicati

Lascia il tuo commento
Un eurino nel nome del superfluo...

Praticamente invece di rispondere alla sentita necessità storica della mancanza di un "mercato" locale... la stessa cosa riguarda anche il mercato del pesce, che da sempre ha attatto persone provenienti dai paesi vicini, turisti per caso,turisti organizzati e compagnia bella...a Pachino per concessione dello spirito santo e di qualche altra figura eccellentissima...concedono, udite udite, di trovare nei migliori supermercati locali il pruridecorato "ciliegino" a prezzi accessibili...

Nel ringraziare questi versetti satanici e il suo autore che concede magnanimamente questa opportunità a livello locale per fare conoscere il ciliegino....
Come se i residenti e i turisti( che storicamente concentrano le loro vacanza a cavallo tra Luglio e Agosto e dove il cinema di frontiera si inserisce non come fattore di attrattiva turistica ma come intelligente sfruttamente del periodo vacanziero, salvo poi rivendere il risultato come prodotto...politico) non sapessero che in questo territorio si produce un discreto pomodorino che grazie alla sua terra ricca e generosa risulta un prodotto capace di arrivare nei lontani mercati del nord europa e dell'america...

Concedere il prodotto locale, come il coniglio che esce dal cappello del prestigiatore, per fare cassa per il cinema di frontiera è una cosa che mai e poi mai ci saremmo aspettati...

Ma con alcuni personaggi cinematografici oramai dovete convivere per il resto dei vostri giorni.??? O avrete la forza e la coscienza di dare una sonora pedata a queste ingloriose "minchiate" che propilano personaggi lontani anni luce da quelle che sono le vere vicende e vicessitudini umane che si intrecciano nel nostro territorio..

E di conseguenza, in mancanza di una solida cultura locale, per effetto della tradizione che viene martellata come una bandiera dal vento ponentino, per nullità della intellettualità locale, che accomuna tutti nel degrado socio-morale ed etico: viene eretto a sacrario religioso tutto ciò che è marginale, tutto ciò che non compete ed è lontano anni luce dall'economia locale, tutto ciò che sà di televisivo, di gossip, di vanagloriosa esistenza dedicata al cinema....
Ma quello di cui dovete porre l'attenzione massima è che tutto ciò, signore e signori: vi sarà supposto e propinato come indispensabile alla vostra esistenza di cittadini...

ps
Nel periodo della vendemmia, molti anni fà, giravano per i palmenti i monaci di San Corrauzzu, fuori le mura...
Con la loro giardinetta decappottabile e un paio di carattelli, nel cassone dell'automobile, giravano coperti e vestiti con lunghe vesti marroni, alla ricerca di mezza quartara di mosto....
Al primo passaggio...gli si dette una quartara di mosto...
Dopo..vista la continua richiesta( mezza per ogni mezzadro ne volevano)... appena vedevamo da lontano il luccicare della giardinetta sul drittofilo "re cipudduzzi"..chiudevamo porte finestre e portone principale della masseria e palmento di Bonpalazzo...

ppss

Mi sapete dire cortesemente qual'è la differenza tra i monaci di allora e le monache di ora???

Saluti da Cascia,i racina, Spiros