PORTOPALO - Un chilometro e 300 metri di lunghezza per l'Isola di Capo Passero, che si estende tra lo Jonio e il Mediterraneo. Vera perla naturalistica, tanto da essere inclusa dalla «Società botanica italiana» nei biotipi di rilevante interesse botanico della Sicilia, è un gioiello della zona sud del territorio aretuseo, celebrato dal Fai in occasione delle Giornate di Primavera. A causa delle condizioni metereologiche di questi giorni, tuttavia, il sito sarà protagonista delle visite guidate la prossima settimana. Nota per la sua bellezza paesaggistica e la sua spiaggia, l'isola vanta una ricca presenza di piante e varietà vegetali tipiche. Oltre ad animali protetti e soprattutto numerosi passeracei che fanno la spola fra la vicina costa e l'isola: Fanelli, Verdoni, Cardellini, Beccamoschini, Saltimpali e altri ancora. Gli scogli isolati e la costa nord-occidentale a picco ospitano numerose specie di gabbiani.
Una distanza di circa 250 metri separa l'Isola di Capo Passero dalla costa di Portopalo, alla quale un tempo era unita da un istmo sabbioso. Un tesoro nel tesoro è poi la Fortezza di Carlo V, che risale al XIV secolo. Un altro monumento si eleva poco prima di giungere al forte ed è la statua bronzea di Maria SS Scala del Paradiso «guardiana del mare di Sicilia», alta 5 metri e posta su un piedistallo di 20 metri. Il monumento, opera del fiorentino Mario Ferretti, fu inaugurato nel 1959 dal vescovo di Noto Angelo Calabretta, alla fine del XVI congresso eucaristico nazionale che si svolse a Catania.
i.d.b.
Fonte:
LaSicilia.it del 28-03-09 il 30-03-2009 - Categoria:
Ambiente