PACHINO - Rimane in una fase di stallo la crisi politica pachinese. La soluzione non appare semplice da trovare, ed almeno per il momento la giunta sembra destinata a rimanere orfana dei due assessori ai lavori pubblici ed al bilancio e finanze. Tutto sembra comunque finalizzato a superare il periodo della fase acuta delle polemiche e quando, trascorsi i tempi tecnici utili per anticipare a maggio 2005 la tornata elettorale, una soluzione si troverà di certo. Intanto il mondo della politica rimane in subbuglio. Martedì sera si è tenuta la conferenza dei capigruppo in vista della convocazione del consiglio comunale. Una riunione, quella del civico consesso, convocata in seduta urgente con le firme di 6 componenti dell'opposizione dopo che la prevista seduta di giorno 9 era saltata nonostante l'odg comprendeva il voto di indirizzo politico sulla società di trasformazione urbana per la riqualificazione dell'area dell'ex stazione ferroviaria. Un punto che il primo cittadino ha sempre ritenuto qualificante per il suo programma elettorale. Stando così le cose comunque il sindaco si presenterà in aula con una coalizione formata solo da 8 consiglieri su 20.
Intanto l'opposizione affila le armi: «Il sindaco ne tragga le dovute conseguenze, - tuona il coordinatore locale della Margherita Michelangelo Blandizzi- perché i soliti giochetti stavolta non funzioneranno. Occorrono posizioni chiare e nette. Si prenda atto che l'attaccamento alle poltrone di An ed Udc, partiti che ad altri livelli si rivelano seri e coerenti, servono solo a sfasciare ancora di più il paese. Non possiamo che plaudire a Forza Italia che con decisione politicamente chiara e corretta ha deciso di uscire dall'amministrazione. In questa fase crediamo che sia doveroso per il sindaco chiarire quali sono le inchieste giudiziarie in corso ovviamente con il rispetto dovuto per le persone coinvolte e chi sono i consiglieri che condizionano le scelte amministrative del primo cittadino. «Riteniamo inoltre - ha continuato Blandizzi - che venga chiarita l'utilità della Stu e chi ne sono i promotori. Personalmente ritengo che sia un atto utile solo a sperperare soldi. Se così non è una conferenza stampa del primo cittadino e dei promotori sarebbe indice di trasparenza e legalità. Non si comprende poi come mai dei dipendenti comunali accettino di ricoprire la carica di assessore nonostante i compensi siano minori. Comunque, - conclude Blandizzi - indipendentemente dalle decisioni del sindaco, va ricordato che dopo l'estate si sarà in piena campagna elettorale».
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 17-02-2005 - Categoria:
Politica