PACHINO - Una giunta tecnica ma con la riconferma di buona parte degli attuali amministratori. Sarebbe questa la soluzione al vaglio del sindaco di Pachino Sebastiano Barone per rimettere in piedi la compagine di governo. Un'occasione, per il primo cittadino, che gli permetterebbe di estromettere qualche assessore diventato "scomodo" per la coalizione di governo e di svincolarsi dai partiti politici che troppo spesso tentano di condizionare gli esponenti consiliari. Un modo inoltre per aprire a qualche esponente di opposizione disponibile a passare in maggioranza. Sulla ennesima manovra sussurrata negli ambienti politici, ci sono solo delle conferme parziali da parte degli organi ufficiali. Barone infatti si è limitato a dichiarare che al momento è al vaglio la posizione assunta da qualche amministratore e che sviluppi potrebbero aversi a breve. Il riferimento non espresso è certamente all'assessore Giovanni Lauretta nominato da non più di due mesi e già in aperta rotta di collisione con il sindaco e lo staff amministrativo.
Da parte dell'esponente Udc Carmelo Orlando viene invece un'ennesima apertura all'opposizione. "Faccio appello alle forze moderate di qualunque schieramento esse siano al fine di stilare un programma di fine legislatura. La venuta del commissario per il bilancio, -ha affermato Orlando- è sinonimo del fatto che in consiglio non c'è una maggioranza politica ben delineata.
A questo punto poco importa che tipo di bilancio sarà approvato. Quello che conta è invece dare delle risposte alla gente a cui non interessano certamente le beghe politiche. Consapevoli della corresponsabilità di tutti, siamo aperti alle proposte che possano venire dall'opposizione e siamo pronti a discutere le modalità e la contropartita politico-amministrativa per la strutturazione della giunta". Un messaggio politico chiaro quello lanciato da Carmelo Orlando ma che stenta ad essere raccolto dall'opposizione. A stretto giro di posta infatti è arrivata la risposta del capogruppo di Rinascita Salvatore Blundo. "Negli ultimi mesi abbiamo fatto almeno tre patti di fine legislatura. Un ennesimo accordo di questo tipo sarebbe inutile e finalizzato solo a far allungare di qualche mese un'inutile agonia. Non possiamo, -ha concluso Blundo- che ribadire al sindaco l'invito, dopo l'approvazione del bilancio, a ridare voce agli elettori che è la maniera più giusta e democratica per uscire da questo empasse e per abbassare i toni della politica che da tempo rimangono pericolosamente alti e sopra il livello di guardia".
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 19-07-2005 - Categoria: Politica