Legalità. Una parola che sentiamo spesso nei discorsi dei tanti "politicanti", un concetto espresso a più voci dall'intera comunità, la parola d'ordine dei saggi. È strano quindi sentire questa parola dai giovani, i ragazzi che nelle classifiche dei grandi quotidiani sono i maggiori consumatori di droghe (leggere e pesantI), i ragazzi che sono i principali autori dei fenomeni di microcriminalità. Eppure, a Pachino, questi stessi giovani che troviamo inseriti nelle classifiche, hanno deciso di fare della legalità il loro motto costituendo addirittura un parlamento.
I giovani locali hanno deciso di far proprio il concetto di giustizia e di trasmettere questi valori ai loro coetanei che magari, troppo spesso, scelgono la scorciatoia della delinquenza. Hanno deciso che il piccolo borgo di Marzamemi alle tre di notte non deve puzzare di alcol, desiderano fortemente che le stragi del sabato sera si riducano e che la mafia smetta di uccidere Tutto questo desiderano i ragazzi di Pachino, per il momento sono pochi, altri si arruoleranno, da volontari, in seguito fino a costituire un esercito che non ha armi ma desideri, speranze. I giovani hanno grandi sogni. Loro coloreranno il domani.
s. s.
Fonte: LaSicilia.it il 24-01-2007 - Categoria: Cronaca