PORTOPALO - Una straordinaria iniziativa di recupero dell'identità storica e della memoria locale. E' questo il valore più importante del progetto promosso dalla Proloco, attraverso una mostra di fotografie che abbraccia l'intero secolo scorso e il primo scorcio dell'attuale. Allestita con la supervisione di Dino Oliva e Isabella Giardina, le immagini sono state raccolte dalle operatrici del servizio civile Giosi Lupo e Litrico, assemblate da Peppe Giardina, presidente della Proloco. Oltre quattrocento visitatori per la serata d'apertura della mostra fotografica: in quella serie di immagini si sono rivisti volti di portopalesi che da tempo non ci sono più, momenti di vita lavorativa, pescatori che hanno fatto la storia della marineria locale, agricoltori avvezzi alla durissima vita nei campi.

Ed ancora le scolaresche a cavallo delle due guerre mondiali, la via Vittorio Emanuele negli anni '70, le serate musicali degli anni '60, una tavola imbandita in onore di Claudio Villa, prima di un suo concerto a Portopalo. Momenti topici come la posa della prima pietra al porto, giovani all'isola di Capo Passero con il parroco Viola, adolescenti che sfrecciano in moto. Tanta commozione nel vedere le foto esposte, entusiastici i commenti lasciati dai visitatori che hanno sottolineato la bellezza dell'iniziativa. In fondo una comunità senza memoria è come un computer senza hard disk. Un grosso plauso alla Proloco che ha curato la mostra e al Comune che l'ha ospitata all'interno del parco archeologico.

SERGIO TACCONE