PACHINO - Pioggia di reazioni da parte di organi politici e società civile sulla crisi amministrativa della città e sul ribaltone che è stato individuato dal primo cittadino come la via di uscita per l'avvio di una nuova fase amministrativa. L'ex assessore diessino Salvatore Borgh, già segretario dei Ds è categorico nell'individuare come unica soluzione la mozione di sfiducia ai danni del sindaco, definendola “Mozione di salute pubblica”. “Non riesco proprio a capire,- ha affermato Borgh in un comunicato stampa- come possa il sindaco Campisi lavorare e programmare l'amministrazione comunale con persone e forze politiche che ha sempre considerato avversarie, sia nella campagna elettorale, sia nella prima parte del suo mandato, quando ha descritto i suoi rapporti con alcuni consiglieri e gruppi politici in maniera più che pittoresca ed ovviamente negativa. La cosa più assurda della vicenda politica attuale è sicuramente la facilità con cui il sindaco ha deciso di fare il cambio di casacca, dimostrando in tal senso di non rispettare in alcun modo la decisione degli elettori.
In nessun altro paese si verificano le dimissioni in blocco di un'intera giunta per motivazioni politiche, come invece è successo a Pachino. Se avessimo voluto solamente la poltrona e la scarna indennità mensile, di certo non avremmo attuato comportamenti quali quelli etici e degnissimi che abbiamo preso. Non ci resta che augurare a noi e a Pachino una soluzione veloce ed efficace”. A mantenere la barra al centro ed a sottolineare il mancato coinvolgimento da parte dei partiti di sinistra sono gli esponenti dell'Udeur. Il segretario Peppe Gurrieri “prende atto con rincrescimento dello stato di crisi dovuto alla mancanza di comprensione reciproca tra i partiti di sinistra, i consiglieri ed il sindaco Campisi, ed invita i consiglieri a mantenere gli impegni politici assunti con gli elettori privilegiando il bene della città di Pachino agli interessi di parte”.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 28-04-2007 - Categoria:
Politica