PORTOPALO - La Guardia di Finanza di Pozzallo ha portato a termine un'operazione prevenzione per contrastare il contrabbando di sigarette, effettuando un maxi sequestro di «stecche» (ben 2500 kg di marche estere) trovate su una nave, la «Raveni», battente bandiera di Tonga. L'intervento è stato effettuato ieri al largo della costa di Marzamemi.
Le fiamme gialle si trovavano in pattugliamento e si sono insospettiti per l'atteggiamento di alcuni marinai del natante. Affiancatisi alla nave i finanziari sono saliti a bordo. Il controllo doganale ha così permesso la scoperta del quantitativo di tabacchi che viene definito dalle forze dell'ordine di buona entità e che era stato occultato accuratamente nella stiva del mercantile, in mezzo a numerose casse di mangini per animali che dovevano essere sbarcate nel porto di Pozzallo. Scoperto il carico di contrabbando sono scattate le operazioni di sequestro del quantitativo e del mezzo, mentre tutto l'equipaggio, composto da 15 marittimi (il comandante greco e 14 marinai rumeni e pachistani) è finito in manette.
Il comandante della motovedetta ha immediatamente dato comunicazione all'autorità giudiziaria. Per le operazioni di trasporto della nave da Marzamemi a Siracusa si è reso necessario l'intervento di un rimorchiatore della flotta della società «Augustea», contattata dal personale delle Fiamme gialle. Le operazioni di rimorchio sono cominciate intorno alle ore 20. Nei pressi del porto di Marzamemi un'ora prima era arrivato il rimorchiatore «Punta Magnisi» che ha condotto a termine l'operazione di rimorchio dopo circa 5 ore. Le condizioni meteo hanno reso infatti più difficili del previsto le operazioni di spostamento verso il porto aretuseo. A quell'ora infatti si registrava una situazione di mare forza 4-5 con vento da nord-est. Per la squadriglia navale di Pozzallo si tratta dell'ennesimo intervento anti contrabbando andato a segno. Il gruppo della Guardia di Finanza da tempo è impegnato anche nelle operazioni di prevenzione del fenomeno dell'immigrazione clandestina verso le coste della Sicilia sud-orientale. L'episodio di ieri conferma che quella compresa tra Marzamemi e Portopalo continua ad essere una zona scelta spesso dai contrabbandieri come «passaggio» per i loro traffici illegali. Sono in corso ulteriori indagini per cercare di individuare il destinatario del carico di «bionde».
Fonte: LaSicilia.it il 11-12-2002 - Categoria: Cronaca