PACHINO - La nomina del nuovo esperto del sindaco, l'ex assessore Giorgio Giliberto, ha scatenato un vero e proprio vespaio nell'ambiente politico pachinese. Gli strali sono tutti all'indirizzo del primo cittadino, Paolo Bonaiuto, che ha preso questa decisione. A destare lamentele è la correlazione familiare tra il consulente e un consigliere comunale di maggioranza ma soprattutto la circostanza legata alla situazione economica del Comune. Dall'opposizione affilano le armi paventando la possibilità di inviare gli atti alla Corte dei Conti per verificare la vicenda nella sua interezza. Gli avversari di Bonaiuto evidenziano un punto: mentre il Comune ha difficoltà a pagare le forniture dell'energia elettrica, il sindaco nomina subito un nuovo consulente, ponendosi in un crinale che segue pedissequamente le pessime decisioni del passato.
Ai sensi di una disposizione nazionale, gli esperti nominati dal sindaco devono essere in possesso della laurea o di una comprovata esperienza in ambiti specifici. Nuove polemiche in arrivo, dunque, per il primo cittadino, tuttora alle prese con la questione del presidente del consiglio che sembra aver cacciato in un imbuto pezzi della maggioranza, in aperto contrasto con il primo cittadino (gruppo Pdl). Voci di corridoio, non confermate, avrebbero dato il segretario comunale in disaccordo con l'opportunità della decisione presa dal sindaco. Giuseppe Gambuzza è stato invece nominato esperto a titolo gratuito ed agirà nell'ambito dei servizi sociali. Sempre dall'opposizione, infine, si dicono pronti alla presentazione del ricorso contro la vittoria del sindaco, per questioni di natura procedurale. L'ipotesi, tutta da verificare naturalmente, farebbe riferimento a presunte irregolarità nel simbolo presentato alle elezioni, tali da poter inficiare la vittoria di Bonaiuto. Dall'entourage del primo cittadino si sono detti assolutamente tranquilli circa l'esito del ricorso. Nomina esperti, spaccature nella maggioranza, fibrillazioni: a Pachino, il refrain sembra lo stesso degli ultimi dieci anni.
SERGIO TACCONE
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LaSicilia.it il 21-07-2009 - Categoria:
Politica