PACHINO - Dopo lo sciopero di venerdì scorso con il quale la città ha manifestato tutta la sua contrarietà all'aumento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, le tre organizzazioni sindacali con in testa la Cgil continuano a vigilare sul caro bollette. «Continueremo a mantenere alta la guardia, -ha affermato il segretario cittadino della Cgil Antonio Armone- poiché non è possibile avallate né un simile aumento né l'atteggiamento tenuto di fronte alla legittima protesta della gente. Nei prossimi giorni, -ha continuato il leader sindacale- avvieremo una petizione popolare, mentre un sit-in sarà organizzato in piazza Vittorio Emanuele. Tutto ciò in vista dell'incontro con il Prefetto di Siracusa a cui ci siamo rivolti. Come sindacato vorremmo essere convocati al tavolo delle trattative in modo da dare anche un seguito allo sciopero di venerdì scorso».
Armone dunque detta le linee programmatiche attraverso i canali istituzionali e della protesta legittima. «Non escludiamo, -ha continuato- la possibilità di fare ricorso al Tar tramite i legali dei tre sindacati contro un aumento in palese violazione delle normative nazionali. Se poi tutto sarà vano, valuteremo anche l'opzione dello sciopero fiscale». La Cgil inoltre traccia le linee guida anche nei confronti della politica locale affinché in particolar modo i consiglieri comunali impediscano con ogni mezzo l'aumento della Tarsu. «L'aumento della spazzatura è stato ascritto al bilancio di previsione che presto arriverà in consiglio, -ha affermato Antonio Armone-.
È ora che i politici facciano la loro parte impedendo che questo misfatto si verifichi. L'opposizione non si fa solo a parole o con sterili polemiche. È necessario che il consiglio bocci il bilancio di previsione, anche a costo che il consiglio stesso venga sciolto lasciando in carica solo il sindaco con la sua giunta. Non c'è altra via possibile, -ha aggiunto Armone- ma solo un atto politico che è quello della bocciatura. In questo modo chi amministra non potrà addurre neppure un eventuale alibi legato al voto contrario dell'opposizione«. Il segretario della Cgil cittadina è anche tornato sul grave epiteto con il quale è stato apostrofato dal primo cittadino durante la manifestazione. «Ad essere offesa è stata l'intera cittadinanza. La Cgil denuncerà l'episodio che consideriamo grave. Colpisce però su questo fatto il silenzio delle forze politiche di opposizione che pure erano presenti alla manifestazione. Qualcuno degli stessi assessori mi ha espresso solidarietà, e così anche la segreteria di Rifondazione comunista, ma gli altri? Non hanno niente da dire? Neppure i vertici consiliari hanno detto nulla, e ciò mi fa riflettere non poco».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 08-07-2008 - Categoria:
Cronaca