PACHINO - Per l'intero pomeriggio di sabato hanno barattato il famoso pomodoro ciliegino con alimentari offerti dai tanti cittadini che facevano la spesa. La singolare forma di protesta è stata posta in essere dal comitato dei piccoli agricoltori per sensibilizzare i cittadini e puntare l'attenzione sul prezzo del pomodoro alla produzione divenuto eccessivamente basso tanto da non mettere in condizione i familiari dei produttori di fare la spesa e dunque di vivere adeguatamente. «Il nostro è un segno di protesta, -ha affermato Giorgio Morana, portavoce dei piccoli serricultori- perché attualmente riusciamo a vendere i nostri pomodori di Pachino, prodotto di nicchia e dalle qualità eccezionali ad un prezzo che va da 0,20 a 0,40 centesimi nonostante nei mercati nelle Marche il ciliegino Pachino viene venduto a 2,99 ed in Toscana a 3,80 al chilo. Io la settimana scorsa ho raccolto sei tonnellate di pomodorino e non ho guadagnato nulla.
Ecco perché questa mattina noi lo regaliamo a chi ci dona anche simbolicamente qualche genere alimentare che le nostre famiglie non riescono più ad acquistare perché i guadagno si sono volatilizzati».
Secondo il comitato dei piccoli serricoltori i veri guadagni vengono percepiti solo dai grossi imprenditori, ed i prezzi vengono imposti. Per questo chiedono l'abbattimento dei costi per l'ingresso nel consorzio Igp e chiedono di cambiare le regole del disciplinare. «Anche noi piccoli produttori vogliamo far parte dei tavoli di concertazione in modo da essere consapevoli. Non è possibile che solo i grossi produttori abbiano in mano tutto». Il comitato chiede l'intervento delle istituzioni in maniera tale da arrivare ad una modifica del regolamento dando la possibilità anche alla piccola impresa familiare di poter avere voce all'interno del consorzio.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 02-06-2008 - Categoria:
Cronaca