PACHINO - Si è conclusa la settimana di festeggiamenti dedicati a San Corrado, patrono della diocesi di Noto e molto venerato anche nella città di Pachino. Domenica si è infatti tenuta la solenne cerimonia eucaristica alla presenza del Vescovo Mandrino, molto devoto al santo protettore della vicina città di Noto. La particolare fede dei pachinesi per il santo eremita è cosa nota, dimostrata dal fatto che la chiesa a lui dedicata, in occasione della celebrazione eucaristica, era gremita di fedeli, ed inoltre molti sono coloro che per i festeggiamenti di fine estate si recano a piedi a Noto come ex voto per grazia ricevuta o per semplice devozione. Già giorno 19 si era tenuta nella parrocchia pachinese la festa liturgica e la benedizione del "pane di san Corrado", a cui aveva partecipato commossa un'assemblea molto numerosa di devoti, mentre domenica è stata la festa popolare. Nel pomeriggio, il vescovo Malandrino ha benedetto una cappelletta dedicata all'adorazione quotidiana del SS. Sacramento, e che verrà utilizzata anche una volta al mese per l'adorazione notturna organizzata dai padri canossiani, mentre alle 19 è iniziata la lunga celebrazione liturgica. Il vescovo nell'omelia si è soffermato sulla vita del santo, esempio per tutti i cristiani di fede, sulle vicissitudini della vita, e non ha mancato di fare riferimento anche al travaglio politico che la città di Pachino attraversa, riferendosi al recente monito lanciato da padre Lucio Giazzon della parrocchia Madonna di Pompei. "Spesso ha detto monsignor Malandrino non si tiene conto delle priorità effettive, e ci si impantana nelle varie vicissitudini politiche. Ma sono ben altri i bisogni della gente, in primo luogo la sanità ed il lavoro".
A causa dei numerosissimi fedeli intervenuti per assistere alla celebrazione, la messa è stata trasmessa in collegamento audio-video anche nella vicina sala teatro annessa alla chiesa dando la possibilità a tutti di stare comodamente seduti.
Dopo la messa è iniziata la processione del santo per le vie del paese. Nonostante il lungo percorso previsto però la processione è terminata anzitempo a causa di un violento temporale che si è abbattuto sulla città provocando un fuggi fuggi generale. Pertanto i portatori di San Corrado hanno preferito fare rientro in chiesa. Notevole la delusione di quanti, secondo la tradizione avevano istallato delle luci davanti alle loro case ed esposto coperte in onore del santo oltre ad avere addobbato le strade con bandierine e fiori e preparato al meglio alla processione. La manifestazione religiosa si è comunque conclusa con i tradizionali fuochi d'artificio in onore del santo.
Sa. Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 24-02-2004 - Categoria:
Cronaca