PACHINO - La valorizzazione del territorio passa anche per le iniziative e le proposte rivolte a quanti visitano il comprensorio di Pachino, tratti di cultura locale che costituiscono l'essenza stessa dei luoghi. È per questo che ogni anno non mancano attività promozionali volte a valorizzare la cultura, le tradizioni e le bellezze locali.
Spazi di tutto rispetto sono stati ritagliati negli anni da appuntamenti culturali fissi quali il Festival del Cinema di Frontiera che si svolge tra la fine degli ultimi giorni di luglio e l'inizio di agosto e che non a caso ha luogo in un territorio, quello di Marzamemi, che è di per sé una frontiera naturale, punto di incontro, nei secoli, di culture, tradizioni, etnie, ed oggi obiettivo di tanti visitatori provenienti da ogni dove.
Non mancano poi appuntamenti culinari quali il Bottarga Festival, l'attesa manifestazione che propone alle migliaia di turisti la Bottarga, ossia il caviale del mare oltre che il tonno ed i suoi derivati, preparati in mille modi e secondo antiche ricette rivisitate dalle mani sapienti di chef che le propongono a quanti, durante la settimana dedicata alla festa della bottarga, decidono di assaporare i gusti forti del sovrano del mare, ossia il tonno. Non mancano però occasioni per fare rivalutare le tradizioni locali legate alla viticoltura quali la sagra della mostarda oltre che la crespellata di metà novembre accompagnata dal buon vino nuovo dall'aspetto scuro e forte. La primavera pachinese, invece, è caratterizzata da un'altra manifestazione di richiamo, l'«Inverdurata». nata sulla scia dell'«Infiorata» della vicina Noto, l'Inverdurata è una gara di creatività e simpatia - organizzata dall'associazione pachinese antiracket - con la quale la città propone immagini a tema, realizzate con prodotti ortofrutticoli, meglio ancora se coltivati in loco. Il visitatore che giunge a Rosolini, invece, può spaziare tra natura, archeologia, storia, folklore, senza escludere i prodotti tipici del territorio. Partendo dal centro storico, si può ammirare la Chiesa Madre, in stile neoclassico, per proseguire con la fontana dei Tritoni in piazza Masaniello (entrambe in fase di restauro) e la basilica ipogeica bizantina del IV-V secolo d. C.. Superato l'antico borgo feudale, ci si imbatte nei palazzi Sipione-Grande e Cartia, in stile liberty. Si arriva quindi alla chiesa del Santissimo Crocifisso, dalle linee slanciate e goticheggianti, al cui interno si trova la «Deposizione», altorilievo dello scultore Biagio Poidomani.
Un luogo, meta di pellegrini provenienti da tutta Italia, è il Santuario del Sacro Cuore dove si venera un quadro taumaturgico. Uscendo dalla città e imboccando la via Sant'Alessandra, dopo qualche chilometro, si arriva alla Cava Santa con la «chiesetta del bove» in cui, secondo una leggenda, fu ritrovata una croce lignea davanti a cui era inginocchiato un bue. Proseguendo in direzione di Modica si possono raggiungere Cava Lazzaro, sede di una necropoli della prima età del Bronzo, e Cava dei Servi, suggestivo sito archeologico attraversato dal torrente Tellesimo. Se si imbocca invece la strada statale 115 in direzione di Noto, si arriva a Cava Paradiso, dove una ricca di vegetazione si sviluppa lungo il corso del torrente Prainito. Espressione di un autentico sentimento di fede popolare sono le feste in onore del patrono San Luigi ad agosto e del protettore San Giuseppe, a marzo, con la tradizionale cavalcata. La città offre anche una ricca enogastronomia in cui si impongono i prodotti tipici che si possono gustare in occasione della Sagra del carrubo a settembre e del mosto ad ottobre. A maggio, il Palio del Grano rievoca la fondazione di Rosolini con il corteo storico ed altre iniziative collaterali di richiamo non solo per la gente di Rosolini, ma anche per visitatori provenienti da altri centri siracusani e del Ragusano.
Fonte:
LaSicilia.it il 14-10-2006 - Categoria:
Cultura e spettacolo