PACHINO - «Sono due i fronti sui quali affrontare finalmente questa crisi: quello congiunturale immediato e quello di prospettiva». Lo afferma il presidente della Provincia, Bruno Marziano, che ha vissuto la giornata di protesta insieme con gli agricoltori e la popolazione di Pachino. Per l'emergenza contingente un risultato si aspetta dall'intervento del prefetto presso Inps, Inail, Agenzia delle entrate, banche: un po' di respiro per i debiti che assillano gli agricoltori. Per la prospettiva i nodi da sciogliere sono quelli delle infrastrutture e dei servizi nonchè dei mercati.
«Per i trasporti, – afferma Marziano – aspettando la ricostituzione dei vertici politici di governo dopo le elezioni, comincerò io, nella qualità di presidente della Provincia, a prendere contatto con Trenitalia per esplorare tutte le possibilità esistenti di ottenere treni merci dedicati a questo settore e a questa zona, con carri refrigerati, tempi brevi e certi di percorrenza e prezzi concordati. Se questo riuscirà significherà abbattere costi e recuperare efficienza.
«Per il problema dei costi energetici occorrerà un intervento legislativo della Regione. Ma vediamo intanto di preparare subito una sorta di istruttoria per un provvedimento analogo a quello già in vigore per le scuole: la Regione finanzia la installazione di impianti fotovoltaici e l'agricoltore si autoproduce la sua energia e vende all'Enel il surplus».
«C'è poi il grosso problema del mercato locale, che va esplorato prima ancora dei mercati esteri – ribadisce il presidente Marziano. – Da dove arriva tutta l'ortofrutta che si vende nei grandi centri commerciali che operano su questo territorio? Salvo eccezioni, il grosso arriva da lontano, a Paesi esteri. È un assurdo. In Francia il settore è già regolamentato per legge. Qui, aspettando un provvedimento legislativo, si può intanto aprire la via della negoziazione. Sarà la Provincia ad aprire subito questa via, attraverso contatti con le direzioni dei centri commerciali. Ma subito dopo le elezioni la questione va affrontata in sede regionale. È assurdo infatti che la Regione vada a cercare mercati lontani, con risultati peraltro discutibili, e trascuri totalmente una efficace regolamentazione del mercato locale».
Infine la questione del debito. Essendo saltata la legge nazionale per mancanza di copertura finanziaria, sia la Regione ad affrontare la questione. Subito. Prima di fine legislatura. Basterebbe intanto, per dare lungo respiro al settore, riordinare i vari debiti già contratti e a scadenza, magari attraverso un unico debito a lunga scadenza e basso interesse. Con la garanzia della Regione».
Salvatore Maiorca
Fonte:
LaSicilia.it il 17-03-2006 - Categoria:
Cronaca