MARZAMEMI - Nuovo sfregio sulla pavimentazione di piazza Regina Margherita nel centro storico di Marzamemi. Durante la notte dello scorso fine settimana ignoti vandali muniti di spray, in una parte di lastricato che costituisce la pavimentazione realizzata con i contributi dell'otto per mille dell'Irpef stanziato dal ministero dei beni culturali, hanno realizzato l'ennesimo scempio. Vandali, è l'unico sostantivo che si addice a quei ragazzi che hanno realizzato il misfatto, che sono persino muniti di vena poetica visti i versi e le frasi scritte con le bombolette spray, e che probabilmente non si rendono neppure conto dell'irreparabilità del danno commesso. Gli ignoti autori hanno persino apposto le loro firme sui disegni e sulle scritte, certi della completa impunità. Dalla grafia inoltre è chiaro come gli autori delle scritte e dei disegni sono gli stessi che in passato hanno preso di mira le pareti rifinite in travertino e con intonaco in plastico dell'ufficio postale e i muri circostanti creando però un danno minore dato che l'intonaco si può rifare facilmente. Le scritte e disegni sulla pavimentazione invece risultano assolutamente indelebili ed è difficile ripulire le basole.

«Il tipo di pietra utilizzato per la ripavimentazione della piazza, -ha affermato Corrado Malandrino che è stato responsabile unico del procedimento per la realizzazione della piazza- è estremamente porosa per cui la pittura è stata assorbita dalla pavimentazione che è stata danneggiata in maniera irrimediabile. Né è possibile utilizzare dei solventi. Il danno infatti aumenterebbe perché tutto si trasformerebbe in una chiazza scura che rovinerebbe ancora di più la pavimentazione. Unica soluzione, quando il comune avrà disponibilità economica, -ha aggiunto Malandrino- è quello di procedere alla levigazione della pavimentazione riducendo lo spessore della pietra per due o tre millimetri». A seguito dell'ennesimo atto vandalico inoltre si è tornato a discutere sulla necessità di installare un impianto di videosorveglianza nel centro storico di Marzamemi, cosa che tutelerebbe meglio il territorio da simili gesti.

Salvatore Marziano