NOTO - A spulciarsi le Gazzette Ufficiali della Regione Sicilia viene fuori che il Comune di Noto nel 1999 ha beccato più di un miliardo delle vecchie lire per fare la pista ciclabile nella vecchia ferrovia che univa Noto e Pachino. La cosa la sanno un po' tutti. Fino a oggi, però, di biciclette da quelle parti non se n'è vista neanche una. I binari della vecchia tratta ferroviaria resistono e arrugginiscono che è una meraviglia, dalle parti di Lido di Noto manca poco che costruiscano anche sui binari e i vecchi caselli lungo tutto il tratto hanno il tetto sfondato. Su questa pista ciclabile si è detto di tutto e di più. Alcuni spagnoli ci volevano mettere un trenino e fare ristoranti e altro nei caselli, altri un trenino turistico a vapore, altri ci vogliono solo e unicamente le bici. Del treno e dell'idea che avevano gli spagnoli sembra non se ne faccia più niente. Al momento rimangono in piedi due ipotesi: una versione tutta netina dei successi che ha riscosso il Treno Barocco e pista ciclabile nuda e cruda. Solo che l'idea del trenino sembra davvero in vantaggio. Insomma, nel recente «Piano della mobilità non motorizzata per la Sicilia» si legge che nel tratto da Noto fino a Lido di Noto, passando per Balata, c'è un progetto esecutivo che prevede treno e pista ciclabile.

Poi la cosa diventa sfumata. Da Lido di Noto fino a Vendicari solo un progetto preliminare di non si sa che cosa. Cosa sia previsto da Vendicari è ancora più misterioso.
Dunque, l'idea del treno sembra averla spuntata. Certo capire dove debba passare è difficile. Alcune case, infatti, stanno a un metro dai binari. Della stessa idea l'ex sindaco Raffaele Leone, l'unico che sia riuscito a ottenere soldi per la pista ciclabile: «L'idea del trenino turistico mi sembra irrealizzabile, sia per motivi di sicurezza sia per motivi economici. Il rischio è che si perda anche il vecchio finanziamento».

Giuseppe Fianchino