PACHINO - È nato ufficialmente ieri, nel corso di una riunione svoltasi in contrada Spinazza presso il residence Di Lorenzo, il Comitato per la rivendicazione del territorio. Dietro l'input del presidente del Comitato Pro Marzamemi, Pasquale Aliffi, il nuovo organismo ha raccolto adesioni e quote associative che saranno destinati alla registrazione presso gli organi competenti del comitato che in tal modo, mediante regolare costituzione, potrà avere maggiore incisività nel portare avanti l'azione di rivendica di quei territori adiacenti al comune di Pachino ma che di fatto sono sotto la giurisdizione di Noto. Il comitato, che nei prossimi giorni stabilirà le cariche sociali, ha avuto mandato dall'assemblea di rivendicare una fascia di territorio che va da Marzamemi fino alle porte di Vendicari (riserva esclusa). Alla riunione ha preso parte anche il deputato regionale Pippo Gennuso che ha seguito e sta continuando a seguire da vicino le richieste autonomiste di Belvedere e Cassibile, e che ha detto ai presenti come anche per le contrade vicine a Marzamemi esistono tutti i requisiti affinché si possa procedere alla rivendicazione del territorio. Gennuso ha anche spiegato ai promotori del comitato locale in che termini la richiesta deve essere avanzata sottolineando quali sono le necessità ignorate dal comune attualmente sovrano ed i servizi carenti. Il deputato autonomista inoltre ha promesso che la rappresentanza del comitato di Marzamemi sarà messa a stretto contatto con l'assessore regionale competente a cui potranno essere spiegati direttamente i motivi delle recriminazioni.
Aliffi ha inoltre scritto una lettera che riassume anni di rivendicazioni e soprusi subiti dai cittadini delle contrade adiacenti alla frazione di Marzamemi e dunque geograficamente appartenenti al comune di Pachino ma che formalmente gravitano su territorio netino. Ciò vale addirittura anche per parte della frazione di Marzamemi, dove a fare da confine è la via Bianchi, di fatto tagliando in due il borgo marinaro. Riguardo alla frazione di Marzamemi inoltre, alcuni residenti le cui abitazioni, pur essendo all'interno del centro abitato, ricadono sul territorio di Noto, hanno ricevuto una lettera dal comune di Pachino che li invita a scegliere se appartenere al comune pachinese o a quello netino. Sarebbero state appurate infatti delle incongruenze ad esempio ai fini del pagamento dell'Ici e persino nelle iscrizioni alle liste elettorali. Alcune famiglie hanno poi fatto notare come anche l'iscrizione dei loro figli nelle scuole risulta problematica dato che, a rigor di logica, i loro figli dovrebbero frequentare le scuole di Noto.
La maggior parte dei disagi nelle contrade comunque riguarda i servizi non forniti dal comune netino. San Lorenzo, Reitani, Bove Marino, Isola Blu e Spinazza sono tutti territori su cui gravano centinaia di abitazioni non dotate di impianti idrici e fognari, privi di servizio postale e illuminazione comunale, dove persino le strade vengono asfaltate dai residenti privatamente poiché il comune di Noto risulta latitante nonostante le laute bollette Ici che invia ai proprietari di villette e abitazioni.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 07-10-2007 - Categoria:
Cronaca