Verdi: primo passo ufficiale per Area marina protetta di Vendicari

Verdi: primo passo ufficiale per Area marina protetta di Vendicari “Finalmente il primo passo ufficiale per l’istituzione dell’Area marina protetta di Vendicari è stato compiuto! In data 13 dicembre 2006 il Consiglio Comunale di Noto, su proposta dell’Amministrazione, ha approvato, all’unanimità, una delibera che impegna il Sindaco e la giunta ad intraprendere tutte le iniziative utili per l’istituzione dell’area marina protetta – si legge in un comunicato dei Verdi di Noto. Certamente la strada è lunga, ma bisognava pur iniziare. Ora è necessario che il Consiglio Provinciale si pronunci favorevolmente e successivamente si avanzerà richiesta d’avvio dell’iter istitutivo al ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Dovrà poi intervenire la Regione per quanto di sua competenza. La realizzazione della zona protetta non genera conflitti con i proprietari di case o terreni vicini alla costa – è tutta proprietà demaniale - né tocca interessi essendo già vietata la pesca. Quello che cambierà sarà la sorveglianza e lo studio scientifico della flora e della fauna marina. Attualmente, purtroppo, malgrado i divieti, tanti sono i pescatori di frodo all’interno dell’area. La più che positiva esperienza fatta in questi anni a Siracusa con l’area marina protetta del Plemmirio c’induce ad essere ottimisti. I fondali, oltre alla loro incomparabile bellezza, custodiscono reperti archeologici localizzati a poca distanza della costa ed a bassa profondità. Attualmente queste testimonianze sono abbandonate e incustodite. Con l’area protetta potrebbero essere resi fruibili e protetti. Per i punti di riferimento a terra si può pensare di utilizzare le case dei pescatori, a pochi metri dalla torre Sveva e recentemente restaurate, per l’ubicazione del Museo del mare. Le altre costruzioni adiacenti sono utilizzabili come punti d’informazione. Tante altre, naturalmente, saranno le proposte da discutere con gli esperti al fine di elaborare un piano condiviso. Siamo certi che la salvaguardia delle aree di pregio, siano esse marine o terrestri, si coniuga con uno sviluppo turistico sostenibile che ha come fondamento sia i beni monumentali sia quelli ambientali. Questo è il modello di sviluppo che la zona Sud del Siracusano, sia pure con difficoltà, sta perseguendo in antitesi con scelte, non consone, come le paventate trivellazioni nel Val di Noto”.
Fonte: Equologia.it il 16-12-2006 - Categoria: Ambiente

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