PORTOPALO - Marineria locale in stato di pre-agitazione. I punti scottanti sono il caro-carburante e la corresponsione delle indennità per il fermo biologico 2004. Una situazione che rischia di creare grossi problemi ad un settore già in forte crisi e che da tempo è a rischio di crac, con il rischio di perdere il posto di lavoro per numerosi addetti. Inutile dire che quando la pesca attraversa una fase difficile è tutta l'economia portopalese a risentirne. Malgrado il grande sviluppo dell'agricoltura ed in particolare del pomodoro "ciliegino" (pachinese di nome, ma in larga parte prodotto in territorio portopalese) la pesca continua a recitare a Terranobile, antico nome dell'agglomerato urbano di Portopalo, la parte preponderante. Sul caro-gasolio la situazione è da tempo da allarme rosso. In tanti a Portopalo rammentano i
giorni della protesta nell'anno 2000, quando il gasolio per i pescherecci schizzò a livelli senza precedenti.

Ma non è soltanto questo il problema che assilla, nel breve periodo, i pescatori locali. Le indennità del fermo-biologico dell'anno scorso non sono state ancora corrisposte e anche quest'anno il periodo di blocco dell'attività di pesca è stato inserito in calendario, non senza mugugni da parte degli addetti ai lavori. Portopalo è la seconda marineria di Sicilia per quantità di pescato ma la
crisi che sta attanagliando tutto il settore della pesca nel Mediterraneo sta pesando enormemente sulle spalle delle imprese ittiche. Di dimensione più circoscritta, ma non per questo meno significativa, è la questione del mercato ittico portopalese e della sua organizzazione interna. Si sono già svolte un paio di riunioni con gli operatori del settore (pescatori, commissionari e armatori), organizzate dall'amministrazione comunale, per decidere la soluzione migliore per il funzionamento della struttura e per organizzare nel modo più idoneo la filiera ittica locale. Va ricordato infine che il Comune è impegnato in un
progetto per il riconoscimento del marchio di qualità del pesce fresco di Portopalo.

SERGIO TACCONE