PACHINO - Sarà effettuato a cura del consorzio "Tutela Pomodoro di Pachino", con l'assistenza tecnica della società "Raimondo & Partners srl" un incontro di animazione locale che si svolgerà giovedì prossimo alle 19,30 nell'aula Consiliare di via Rubera.
Il comune di Pachino, infatti, in nome e per conto del costituendo consorzio fra piccole e medie imprese del settore agricolo del territorio IGP pomodoro di Pachino, avvisa che è stato indetto un confronto pubblico, aperto ai soggetti pubblici e privati interessati ad investimenti nel settore agricolo, con particolare riferimento alla filiera del "Pomodoro di Pachino" finalizzato alla formalizzazione di un Contratto di Programma per l'agricoltura. L'area territoriale interessata, comprende i territori dei Comuni di Pachino, Noto, Portopalo di Capo Passero e Ispica. Il contratto di programma, è promosso secondo quanto stabilito dalla legge 662 del 1996 e dalle deliberazioni del Cipe del novembre 1998 e del dicembre 2000. Lo stesso, formulato dal soggetto promotore (in questo caso il Comune di Pachino), è uno strumento di programmazione negoziata che ha l'obiettivo di realizzare specifici piani progettuali, volti a consentire il rapido avvio di nuove iniziative e la creazione di occupazione. "Gli elementi essenziali del contratto di programma - afferma il sindaco Sebastiano Barone - sono l'oggetto del contratto, con la definizione delle reciproche obbligazioni e la descrizione dettagliata del piano progettuale; l'impegno finanziario dell'operatore; il tipo e l'entità delle agevolazioni nella misura massima del 50%; i tempi di realizzazione; le dotazioni infrastrutturali di carattere collettivo; le ricadute occupazionali dirette e indirette nell'area di intervento e nel più ampio bacino occupazionale; i modi di erogazione delle agevolazioni e la durata del contratto". Tra i soggetti coinvolti dal contratto di programmazione vi sono il coordinatore istituzionale, il soggetto coordinatore tecnico-operativo e i sottoscrittori.
Il contenuto del contratto di programma è il seguente: i soggetti imprenditoriali sottoscrittori presentano il Piano Progettuale che deve essere caratterizzato da un alto grado di innovazione. In sede di istruttoria, sarà verificata la validità del progetto e i requisiti imprenditoriali e finanziari del proponente. L'istruttoria, è finalizzata all'accertamento della validità tecnica del progetto, della adeguatezza dei mezzi finanziari in relazione agli obiettivi dichiarati e inoltre verranno esaminati i tempi di attuazione, i costi, le interconnessioni delle singole iniziative rispetto al contratto di programma, con particolare riguardo agli aspetti di mercato. "L'istruttoria sarà realizzata dal Ministero delle Attività Produttive, che procede alla verifica della validità tecnica ed economica del complessivo piano progettuale presentato. - aggiunge Barone - Successivamente la Regione Siciliana, entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione del Ministero, esprime il proprio parere sulla validità del piano progettuale, sulla sua compatibilità con il territorio e con i programmi di sviluppo locale, al fine di assicurare l'integrazione con gli altri strumenti di sviluppo, dichiarando l'eventuale disponibilità al cofinanziamento delle agevolazioni richieste e ne stabilisce l'ammontare". Il Cipe approva il contratto di programma ed il relativo piano progettuale su proposta del Ministero delle Attività Produttive. La gestione del Contratto di programma avviene secondo le seguenti modalità: il soggetto proponente presenta al Ministero delle Attività Produttive i progetti esecutivi, entro 90 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, delle singole iniziative da sottoporre ad istruttoria tecnica, ai fini della concessione ed erogazione delle agevolazioni. Il Ministero delle Attività Produttive può disporre verifiche e controlli anche in corso di opera e in qualsiasi momento. Lo stesso dovrà autorizzare le variazioni che non comportano modifiche sostanziali al piano progettuale.
S.T.
Fonte:
LaSicilia.it il 21-10-2003 - Categoria:
Economia