PACHINO - Si terrà domani mattina, alla provincia regionale di Siracusa, un incontro al quale sono stati invitati i rappresentanti istituzionali del comuni di Pachino e Noto oltre alla presenza degli organi provinciali. Tema dell'incontro: la situazione della contrada Spinazza in riferimento a due opere in particolare, ovvero la diga e la strada che conduce a Bove Marino. Quella zona, come è ormai risaputo da tempo, pur trovandosi nelle immediate vicinanze del centro abitato di Marzamemi, frazione del comune di Pachino, da un punto di vista territoriale appartiene a Noto. Una situazione che non ha lesinato negli anni le schermaglie e le rivendicazioni da parte dei residenti nelle zona in questione che hanno reclamato per il loro status quasi da "terra di nessuno". Su questa vicenda c'è stato anche un comitato di cittadini, guidato dalla signora Dipietro, che ha sempre tenuto alta l'attenzione su Spiazza, rimarcando a più riprese la lontananza del comune competente territorialmente, Noto come già detto. L'anno scorso, alla fine della stagione estiva, e dopo una serie di esposti anche attraverso gli organi di stampa, furono affissi dei cartelli di protesta per porre l'attenzione su una zona, Spinazza appunto, abbandonata a se stessa. Una vicenda che va avanti di anni in anni. Adesso arriva il vertice di domani al quale il sindaco pachinese, Sebastiano Barone, riconosce una grande importanza. "Sulla vicenda della diga e sulla sistemazione della strada Spinazza-Bove Marino non aspetteremo oltre e chiederemo eventualmente alla provincia d'intervenire".
L'incontro di domani riporterà alta l'attenzione sulla rivendicazione territoriale che Pachino muove a Noto. Ci sono intere contrade balneari, è il caso di San Lorenzo, Reitani, Bove Marino ad esempio, dove le lamentele nei mesi estivi non mancano. Recentemente il vice presidente del consiglio comunale pachinese, Salvatore Francavilla, si era scagliato contro il comune di Noto proprio per quel che attiene alla zona di San Lorenzo. "Noto da queste contrade infatti riscuote tutte le tasse di competenza comunale - aveva detto Francavilla - ma il ritorno per i cittadini è molto vicino allo zero assoluto per qual che riguarda i servizi resi dall'ente competente territorialmente". Il sindaco tuttavia si mostra propenso ad evitare qualsiasi forma di scontro. "Vogliamo raggiungere un obiettivo - prosegue Sebastiano Barone - ovvero la promozione e la cura di queste zone che sono in tutto e per tutto del territorio pachinese, tranne che da un punto di vista amministrativo che è poi l'unica cosa che conta per effettuare qualsiasi intervento". Domani dunque il vertice nella sede dell'Ap. "Mi auguro che i rappresentanti istituzionali di Noto - conclude il sindaco di Pachino - partecipino all'incontro di Siracusa e speriamo che la questione della rivendicazione territoriale arrivi presto a definizione".
Sergio Taccone
Fonte:
LaSicilia.it il 01-10-2003 - Categoria:
Cronaca
La legge 30 e le giuste rivendicazioni territoriali.
Un incontro a perdere. Dove sostanzialmente non sarà fatto nessun passo avanti per il giusto,sacrosanto e inalienabile allargamento delle competenze amministrative del Comune di Pachino.
La definirei meglio una trappola per il Comune di Pachino.Comune che aveva, con l'esponente di alleanza Nazionale Bono un appoggio politico di un esponente di rilievo nel governo e alla regione ed invece di iniziare a livello istituzionale una vera lotta per la rivendicazione territoriale si affida alle parole del Presidente della Provincia. I quale, al massimo, potrà realizzare un pezzo di strada che doveva essere realizzata con i proventi delle sanatorie edilizie i cui oneri ed accessori sono stati incassati dal Comune di Noto. Ma andiamo ,credete ancora che un Netino com'è il Presidente possa fare una politica contro la sua città di provenienza??? Soltanto gli allocchi possono credere a queste conclusioni che rimarcano nel tempo l'inefficenza e la cattiva gestione del territorio che Noto per la grandezza del suo territorio può assolutamente garantire. Infatti è un privilegio che gli deriva da quando Noto era la capitale di un terzo della Sicilia. E la considerazioni politiche dei suoi governati, sulla questione territoriale, è palesemente ferma ad allora!!!! Non c'è politico di destra e di sinistra che non abbia ancora inciso il marchio di signorili privilegi che rimandano all' era feudale.
La prova, infamante, è anche data da quello che si legge nel sito ufficiale del Comune di Pachino,la cui storia è stata scritta e commentata e vista dall'alta cinta della mura della città netina.Ma non quella della collina delle Meti: ma quella della montagna dell'Alveria. Dove si descrive Pachino, come terra di poveri derelitti espulsi dalle nobili città vicine e come terra di confino per malfattori di ogni risma. Pachinesi è giunta l'ora della riscossa vera. Non credete alle favole che vi propinano i soliti politici di turno. La legge 30 Regionale è una realtà. Pertanto chiedo ai politici piu' intelligenti ed intraprendenti a livello locale( e in questi includo la figura di Emanuele Rotta) di prendere al vaglio tale "progetto" e di spingere le forze politiche giovanili e locali per creare un movimento politico nuovo che su queste rivendicazioni territoriali faccia sentire con veemenza e forza la sua voce. Il tutto all'interno dei binari della libera espressione democratica e delle leggi vigenti e in vigore. Chi volesse approfondire l'argomento rimando al sito del Signor Geometra, MA ANCHE POETA E CULTORE DI PACHINO CON IL SUO BELLISSIMO LIBRO "IL PAESE DEL VENTO" "Corrado Di Pietro", che da tecnico competente e preparato ha realizzato un sito che tratta ampiamente e con competenza la questione della rivendicazione territoriale con Noto. Il sito ,naturalmente, è alla pagina due della rubrica di arte e cultura di questo portale. WWW.PACHINOGLOBALE.COM.
Cordiali Saluti. Da Pachino per sempre... Spiros