Via dello Stadio, attimi di tensione. Sventata la fuga di un clandestino

PACHINO - (sedi) Ha tagliato il telone di copertura della struttura tensostatica con una lametta ed ha tentato la fuga. Il sogno di libertà di un clandestino, uno dei 184 alloggiati nel pallone tensostatico, è finito, però, solo dopo pochi minuti dall'evasione. Braccato dai carabinieri è stato ritrovato nascosto dietro una siepe a pochi passi dall'impianto sportivo. La vicenda è avvenuta domenica intorno alle 23, quando lo straniero si sarebbe creato una via di fuga, lontano dallo sguardo vigile delle forze dell'ordine. Ieri, intanto, è stato convalidato l'arresto di tre palestinesi Hamen Selmen Al Sheva, Ibraim Mohamed Imayn e Mohamed Abu Alì, tutti nativi di Gaza, ritenuti dagli investigatori i presunti scafisti. Ma nella notte di domenica si sono vissuti attimi di tensione tra i clandestini sbarcati a Portopalo, giovedì e venerdì scorso. Sintomi di una situazione sempre più difficile ed insostenibile, nel centro di prima accoglienza approntato dall'amministrazione comunale per ospitare i 274 profughi. Man mano sono emersi tanti problemi legati alla precaria condizione degli africani, ammassati in un luogo che non può ospitare tale considerevole numero di persone, per questioni di spazio ma anche a causa delle condizioni igienico sanitarie estreme con cui sono costretti a convivere i clandestini.

E' da sottolineare, e lo dimostra il tentativo di fuga, anche il grave problema che riguarda la sicurezza, cosa che non offre la struttura tensostatica e che è stata causa di tensioni tra extracomunitari e forze dell'ordine. "Abbiamo cercato di operare nel massimo delle nostra disponibilità - afferma il sindaco Sebastiano Barone - di risorse economiche e umane. Di certo, era da tenere in considerazione il fatto che la convivenza prolungata dei clandestini sarebbe potuta sfociare in situazioni di tensione". Ieri in serata i clandestini sono stati trasferiti a Siracusa a bordo di pullman, scortati alle forze dell'ordine. "La scuola di via di Villa Ortisi - ha spiegato l'assessore alla Protezione civile del Comune di Siracusa, Vincenzo Vinciullo - è una struttura più idonea a ricevere l'elevato numero di persone".

Sebastiano Diamante
Fonte: GDS.it il 05-07-2005 - Categoria: Cronaca

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