PACHINO - Agenti di guardia per quasi tutta la notte: volanti della Polizia di Stato del commissariato di Pachino guidato dal dirigente Paolo Arena hanno presidiato domenica, a partire dal tardo pomeriggio, la zona di via Mascagni dove sabato sera si sono vissuti momenti di tensione per alcuni colpi di fucile echeggiati tra le palazzine popolari. Una presenza costante ed evidente, quella dei poliziotti che hanno sostato per ore nella zona con i lampeggianti accesi per sottolineare lo stato di attenzione. Peraltro, già nella mattinata di sabato, a Pachino si era registrata la presenza del nucleo della Squadra mobile che ha effettuato numerosi controlli con un mezzo blindato e il camper della stazione mobile, segno che qualcosa già covava sotto la cenere. E la presenza delle forze dell'ordine ha effettivamente scongiurato il verificarsi di ulteriori incidenti che preoccupano non poco gli inquirenti. E' la terza volta, dalla fine dell'estate, che colpi di arma da fuoco echeggiano in via mascagni. Quello che sembrava, dunque, un episodio isolato e subito bloccato dai Carabinieri della stazione di Pachino con l'arresto di tre giovani poco più che maggiorenni trovati in possesso di un'arma da sparo modificata e accusati di avere esploso alcuni colpi in direzione del un portoncino di un'abitazione, sembra avere avuto un seguito.
Stretto il riserbo degli inquirenti. Non è chiaro se gli episodi siano collegati tra loro e quale sia il filo conduttore che li lega. Fatto sta che, nonostante l'arresto, l'episodio si è ripetuto qualche giorno più tardi e poi sabato. Nelle settimane scorse la cronaca ha poi registrato anche episodi di auto bruciate e danneggiamenti avvenuti sempre all'interno del quartiere di via Mascagni. Nell'occasione dell'ultimo episodio, i militari dell'Arma hanno anche arrestato un giovane perché trovato fuori dalla sua abitazione dove era detenuto agli arresti domiciliari. E, guarda caso, il giovane in questione è uno di quelli protagonisti del primo episodio di colpi esplosi in direzione del portoncino. Semplici coincidenze o elementi probatori? Gli inquirenti non si sbilanciano. Né si sbilancia il capitano dei Carabinieri Micillo secondo cui il giovane è stato arrestato per evasione e al momento non ci sono altre accuse da muovere. Tuttavia, la soglia di attenzione rimane alta. E certamente un bel da fare ha avuto il comandante della stazione dei Carabinieri di Pachino, Andrea De Meis, che da soli pochi mesi è arrivato a Pachino ed è stato già chiamato a fronteggiare numerose emergenze. I primi spari avvennero proprio la notte successiva all'insediamento di De Meis. I problemi di ordine pubblico sono poi complicati dallo stato di completo abbandono in cui versa l'intero quartiere popolare di via Mascagni, rimasto completamente al buio senza che nessuno provveda a sistemare l'illuminazione pubblica. Il ritorno della corrente elettrica in strada potrebbe certamente aiutare nelle operazioni di controllo.
L. S.
Fonte:
LaSicilia.it il 13-11-2012 - Categoria:
Cronaca