PACHINO - Lettera aperta dell'imprenditore Corrado Impera al ministro Prestigiacomo ed al presidente della regione Sicilia Raffaele Lombardo sul grave problema della viabilità. Dopo la notizia del taglio sui fondi strutturali che potevano essere utilizzati per ripristinare l'asse viario attraversato giornalmente da centinai di Tir che portano nei mercati del nord i prodotti coltivati a Pachino, Impera, titolare dell'azienda agricola Burgio, leader nel settore agricolo pachinese ha preso carta e penna ed ha scritto a quelli che considera i massimi esponenti politici nazionali e regionali, diretti interlocutori per le istanze del profondo sud. «Il responso elettorale è stato chiaro, -ha esordito Corrado Impera-, ora tutta la responsabilità di governo è nelle mani di una parte politica ben precisa, e non ci saranno più alibi o cause di giustificazione nel caso in cui i risultati non dovessero arrivare. Ovunque non si parla altro che di sviluppo, ma nessuno spiega come questo sviluppo si vuole costruire. Noi imprenditori siamo stanchi delle promesse non mantenute. Abbiamo votato con tanta speranza e non vorremmo che le attese si trasformassero ancora una volta in illusioni. Siamo stanchi di essere presi in giro e ci rifiutiamo di credere che quanto affermato fino ad oggi sia solo frutto di propaganda».
Impera mira dritto al nocciolo della questione. «Le nostre strade sono mulattiere ed i nostri prodotti passano da mulattiere. Come si può programmare lo sviluppo se non si programma una rete viaria decente? Noi imprenditori ci troviamo a costruire delle oasi in mezzo a vere e proprie giungle. La Pachino-Ispica è stata del tutto dimenticata ed a nulla serve ripristinare un manto in una stradina logora e di campagna. Immagino che il ministro Prestigiacomo percorra le nostre strade giornalmente anche per venire a presentare i suoi candidati alle elezioni. Ci dica cosa intende fare per porre rimedio a questa situazione. Lo stesso faccia il presidente Lombardo che è venuto personalmente a conoscere i nostri prodotti. Ora ci diano le soluzioni».
Impera assume toni severi, e ricorda la vicenda autostrada di cui l'agricoltura pachinese non trae alcun beneficio non solo per il grave errore di non prevedere una uscita in direzione Pachino e Portopalo ma anche perché lo svincolo di Calabernardo è interdetto ai camion costretti ad imboccare l'autostrada ad Avola. «Pretendo delle risposte, -ha continuato Impera- per avere investito su questa terra. Si vada a vedere come si costruisce altrove lo sviluppo, e si otterrà la risposta. Noi non siamo inferiori a nessuno, ma ci mettano in condizione di lavorare».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 04-06-2008 - Categoria:
Cronaca