PACHINO - Campi, case rurali e seminterrati allagati, tunnel pieni di acqua, viabilità in tilt e grondaie intasate. È questo il pesante bilancio delle prime piogge cadute abbondantemente ed a tratti anche in maniera violenta nella zona del pachinese. La pioggia battente è caduta sia nella giornata di ieri che durante la notte scorsa, mettendo a ferro e fuoco in particolar modo la viabilità. In numerosi tratti infatti si sono verificati smottamenti e crolli di muri a secco che non sono riusciti a trattenere la grande quantità di pioggia. Le copiose precipitazioni, in poche ore, hanno fatto dimenticare il lungo periodo di siccità registratosi durante i mesi estivi, inzuppando le campagne che, nella maggior parte dei casi, si sono allagate e risultando non accessibili. Su numerose strade provinciali è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco al fine di soccorrere alcuni automobilisti rimasti in panne per effetto della pioggia battente. Impraticabili anche alcune zone agricole a causa della viabilità provinciale scarsamente manutenzionata dove i canali di deflusso sono rimasti completamente intasati dalle piante spontanee e dai detriti accumulatisi nel tempo.

E la voce di protesta di molti imprenditori agricoli si è levata in maniera forte di fronte alle vie di comunicazione bloccate a seguito delle piogge. Si tratta di una protesta non nuova da parte degli imprenditori locali che sottolineano come migliaia di tonnellate di merce diretta nei mercati di tutta Europa, e dunque rilevante per l'economia, viene messa in crisi da piogge copiose ma tutto sommato non eccezionali. Discreta tenuta invece per il canale comunale di gronda che proprio nei giorni scorsi, almeno in alcuni tratti, era stato ripulito dalle canne e dei detriti, motivo per cui gli straripamenti sono stati più contenuti rispetto alle passate stagioni. In tanti poi sottolineano gli allagamenti dei lastrici solari all'interno del centro abitato, poiché le grondaie risultano letteralmente intasate dal guano dei piccioni e dai nidi degli uccelli che impediscono il normale deflusso delle acque.

Salvatore Marziano