PACHINO - Vigili del fuoco volontari, tanto impegno ma anche tanta trascuratezza da parte degli organi istituzionali. È la denuncia fatta da alcuni volontari in servizio nella nuova caserma appositamente costruita al servizio del comprensorio di Pachino, Marzamemi e Portopalo ed utilizzata dal corpo dei volontari. Nonostante gli agenti volontari siano entrati in servizio già da diversi mesi, rimangono tuttavia difficoltà logistiche mai risolte. In primo luogo la caserma è stata modificata per lasciare spazio alla protezione civile comunale, per cui alcuni locali sono stati adibiti ad uffici comunali, cosa non sempre compatibile con le attività di un corpo come quello degli agenti del 115, a cominciare dei locali che rimangono aperti al pubblico a differenza di una caserma che invece dovrebbe garantire l'inaccessibilità per necessità di carattere squisitamente operativo.
Rimane poi inattuato il protocollo d'intesa tra la casa municipale ed il comando dei vigili del fuoco. La conseguenza è che allo sforzo profuso dai volontari non corrisponde un altrettanto sforzo da parte degli organi istituzionali preposti, prima fra tutti la casa municipale.
I volontari sono chiamati a fare dei turni di vigilanza, diurni e notturni, così da garantire efficienza e pronta reperibilità nel caso di allarmi ed incendi.
Tuttavia, nonostante molti dei volontari rinuncino anche ad ore lavorative per coprire e rispettare i turni, spesso non viene loro riconosciuto neppure il gettone di intervento previsto dalla convenzione. Gli agenti lamentano persino di dover provvedere ad acquistare l'acqua minerale e di dover effettuare anche dei turni di pulizia fai-da-te. Nonostante l'attività sia già iniziata da diversi mesi, tutto sembra essere passato in sordina, persino l'inaugurazione mai effettuata dei locali e continuamente rinviata in attesa di essere concordata tra la casa municipale e il comando siracusano. Come spesso accade, dunque, molto è lasciato all'improvvisazione, e ciò nonostante la professionalità dei vigili del fuoco volontari di Pachino, chiamati spesso ad interventi urgenti e pericolosi e davanti ai quali non si sono mai tirati indietro. In tutti c'è la consapevolezza di avere un ruolo delicato in un territorio lontano e sprovvisto quasi completamente di meccanismi di sicurezza e di pronto intervento. Una maggiore attenzione, viene invocata da parte degli stessi operatori che con zelo hanno frequentato il corso preparatorio in attesa di essere immessi nelle loro funzioni.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 02-09-2010 - Categoria:
Cronaca